LO SPORT
Vinto coi ragazzi del ’94 il regionale; terzo gradino, sempre nel regionale, con i nati nel ’91-’92. A quelli del ’96, il provinciale. Valentini: “Strutture da Terzo mondo; abbiamo bisogno di almeno due campi”
– Una bella annata senza un pizzico di fortuna per il pianeta Misano Calcio. La prima squadra dopo 8 anni è scesa dall’Eccellenza, mentre il settore giovanile può incorniciare il 2007-2008 alla voce: gran lusso. E più avanti vedremo perché.
I ragazzi della classe ’93, categoria Giovanissimi, il 25 maggio, si sono giocati il titolo regionale con la Virtus Faenza a San Giorgio in Piano (Bologna). Al via 186 squadre; un signor risultato per una cittadina di 12.000 abitanti (la regione Emilia Romagna ne conta 4 milioni). La loro è stata una bella prestazione, ma senza la gioia gol. I giovani amici faentini hanno avuto al fianco la dea bendata, Eupalla, avrebbe detto Gianni Brera. Hanno segnato nell’ultimo minuto del secondo tempo supplementare con un mezzo tiro in porta, causa la stanchezza della difesa misanese. Prima avevano salvato 4-5 palle gol.
Così la racconta Nello Valentini, il presidente del settore giovanile: “Arrivare a queste finali è un vero e proprio lusso. Ci vuole del buon materiale ed anche un sana fortuna”.
Forte di 180 ragazzi, dai nati 2001 fino agli allievi, è il patrimonio giovanile del Misano. Allenati da Mirco Giannini, i ragazzi del ’94 hanno incorniciato il campionato regionale. Mentre i nati nel ’91-’92 sono saliti sul terzo gradino del podio sempre tra i regionali. Altra perla quella della classe ’96: si sono aggiudicati il campionato provinciale.
I 180 allievi compongono 11 squadre, 7 delle quali partecipano ai vari campionati; le altre quattro, quelle dei piccini, è solo divertimento. Organizzazione, tecnici preparati, dirigenti appassionati, questa è la forza del Misano Calcio. Fa anche integrazione sociale; infatti molti dei suoi tesserati, circa 40, sono extracomunitari.
Il factotum del settore giovanile è Nello Valentini. Di Misano Cella, ha nel Dna il gene del dirigente. Nel ’68, a 24 anni, fonda l’Us Misano Cella; ne fu il primo presidente. Da allora ha sempre conservato il testimone. Nell’80, la denominazione si allarga a tutto il territorio comunale: nasce il Real Misano. Con quei giovani della Cella partecipa al campionato di Terza categoria; una Prima oggi. Infatti, si andava a giocare fino a San Piero in Bagno e affittare il pullman costava 50.000 lire. Con quella squadra vinse un Premio disciplina. “Quasi si fa fatica a crederci – racconta Valentini -. C’era tanta passione e tanta correttezza. Gli spogliatoi della Santamonica vennero costruiti con la manodopera della società”.
Bandiera del calcio misanese, Valentini è un vivace polemista con il gusto della passione. Argomenta: ‘Tutto bene, tutto bene, ma c’è anche quello che va male. Abbiamo strutture da Terzo mondo. Ci mancano almeno due campi da calcio; dico due campi e non dei terreni battuti. Ci va bene anche un sintetico, come hanno tutti i comuni vicini. Avremmo bisogno anche di una tensostruttura dove far allenare i piccoli d’inverno. Oggi, ci serviamo dai privati, a pagamento. L’ultimo campo costruito a Misano risale ai mondiali di Italia ’90; tutti gli altri appartengono agli anni ’60”.
Il Misano Calcio non cessa l’attività d’estate. Ai piccoli assicura un campus in giugno e luglio aperto a tutti; appuntamento due volte la settimana nel campo di via Platani, dai nati nel ’93 fino ai 2002.
Negli ultimi anni, il Misano ha prodotto due giovani di talento. Daniele Morritti, un ’91, centrale, veste la maglia della Fiorentina; la casacca del Milan per Alessandro Persichini, classe ’93, attaccante.
L’auspicio dei dirigenti del settore giovanile misanese è di portare ragazzotti di talento in prima squadra.