Dietro lo stesso frontalino, su ricopertura di carta la scritta ad inchiostro: “17 aprile 1837. Accordato dai Signori… Giambatta, e Pietro Ricci/ professori di Verucchio…/ con scudi otto”.
Risulta essere stato comprato nel 1875 da don Lorenzo Baiocchi e trasferito nell’attuale chiesa. L’ultimo intervento risale al 1981, eseguito da Fra Giuseppe Wiess. E’ collocato su cantoria nell’abside, misura h. m 4,50, larg. m 2,60, prof. cm 70. La cassa lignea, addossata al muro, è decorata con decorazioni floreali policrome tipiche del periodo Luigi XVI. L’organo positivo a trasmissione meccanica, si estende in un vano scavato nel muro di fondo dell’abside. La tastiera è di 45 tasti (Do 1- Do 5), la pedaliera è scavezza a leggio con 9 note. I lavori di restauro sono stati realizzati sotto l’ autorizzazione della Soprintendenza Beni Storici e Artistici di Bologna hanno avuto inizio il 12 gennaio 2006, il restauro del cassone dell’organo per opera della dott.sa Cantelli Patrizia di Bologna e l’organo per opera della ditta Baldazza Mauro di Longiano. Nell’eseguire il lavoro ci si è avvalsi del confronto con ciò che resta di un organo costruito da Vasconi, custodito presso il Museo di Arte Sacra di Longiano. L’ opera di restauro è potuta avvenire grazie alla sovvenzione della Fondazione Carim di Rimini, la Conferenza Episcopale Italiana e la Parrocchia San Giovanni Battista di Cerasolo.
L’inaugurazione è avvenuta lo scorso 24 giugno alle 21 con il concerto del maestro organista prof. Andrea Berardi e la soprano Maria Cristina Corbelli.