Le peculiarità che differenziavano i due fratelli erano le carnagioni; Colombo, il più giovane di scura, con capelli neri come l’inchiostro. Mentre Peppino, pur non essendo un albino, ha una pelle bianca da far invidia gli anglosassoni, in testa una folta chioma di capelli bianchi come la neve.
Alto, piacente e prestante, Peppino non si è mai deciso a prender moglie. Probabilmente perché il piacere della carne ce l’aveva sotto gli occhi dalla mattina alla sera. Un giorno mentre passeggiava per le vie di Cattolica in compagnia di un suo amico, anch’egli macellaio, incrociarono su un marciapiede tre donne attraenti e di mezz’età. Una di loro chiede al morcianese come mai avesse i capelli così bianchi. Peppino, alquanto sorpreso dalla domanda, senza far trapelare l’imbarazzo, risponde: “Vede signora, dove ho avuto i dispiaceri ho i capelli bianchi”. Sembra che un giorno la signora abbia alleviato con mano i dispiaceri.
Emilio Cavalli