– L’inceneritore di Raibano, che frutta 700mila euro l’anno di servitù, avrà un consiglio consultivo costituito da cittadini di Sant’Andrea in Besanigo e di Raibano.
Pomposamente, esterofilmente, si chiama Rab (Residential advisry board, consiglio consultivo dei residenti).
L’amministrazione comunale di Coriano lo ha presentato lo scorso 14 marzo a Sant’Andrea in Besanigo; volta anche ad individuare i nominativi che andranno a costituire il Rab.
Rab che dovrebbe essere organismo che avrà il compito di nominare esperti per lo studio del funzionamento e delle sue ricadute sul territorio, oltre che poter esaminare i progetti e richiedere ogni informazione attinente la gestione dell’impianto di incenerimento di Raibano.
Tale consiglio è già stato sperimentato in Olanda, ha funzione di monitoraggio e scambio di informazioni sugli indicatori ambientali. Questo organismo consultivo dà ai residenti in zona (ricompresa nei comuni di Riccione, Coriano e Misano) la possibilità di porre l’attenzione sulla qualità della vita nell’area interessata e di divulgare informazioni trasparenti sulle attività svolte dall’impianto di incenerimento, arrivando a valutare (attraverso ricerche mirate ad hoc) i possibili rischi per l’uomo e per l’ambiente.