IL FATTO
– Nel 1975 Antonio Gaia è un giovane sarto con alle spalle una solida non meno che prestigiosa scuola. Ha imparato il mestiere presso Cesare Berardi (sarto in Misano Cella) e Pironi (San Clemente-Morciano, 100 anni di bella storia). E lavorato presso la boutique Fantini, viale Ceccarini, Riccione. Apre un negozio di 25 metri quadrati nell’angolo tra via Platani e via Marconi. Oggi i 25 metri quadrati sono diventati 150 e non hanno nulla da invidiare alle boutique sparse negli assi commerciali più alla moda del mondo. Anzi. Luminoso, sobrio, non meno che di un’eleganza avvolgente.
Bello il contenitore, di qualità i capi. Se si vuole acquistare un pezzo estivo in cotone egiziano, il migliore del mondo (filo lungo, morbido, resistente), si va sul sicuro. Afferma Gaia: “La nostra forza è la bontà dei capi, non disgiunta dalla moda. E’ il nostro mix. La nostra filosofia”. Gaia alza gli orizzonti a tutto il centro di Misano Mare: “Nonostante il momento, le difficoltà economiche, la città sta cambiano volto. Tutti stanno ristrutturando, abbellendo. Stanno stimolando se stessi ed i turisti a fermarsi a Misano. Manchiamo di una vera e propria via commerciale, ma ci sono angoli sparsi nella città di livello assoluto”.
Ma andiamo a fare il giro nel rinascimento commerciale misanese. Insieme a Gaia, hanno appena rinnovato la farmacia Sant’Antonio, aperto il bar “Officina del Gusto”. E’ giunto dalla vicina Riccione “Claude Uomo”. Vetrine nuove da “Paola” (il figlio Lorenzo è il responsabile della griffe Roberto Cavalli). Eccetera, eccetera.
Negli anni addietro erano state messe le mani all’hotel “Novella”, “Vanni”, “Misano”. Daniele Maltoni, col “Roma Caffè”, era diventato (ed è) un solido punto di attrazione. Anche la storica tabaccheria Galli aveva cambiato look, come direbbero i pubblicitari, nuovo volto, ma stessa cortesia.
Che cosa sta succedendo? Gilberta Galli, segretario Confesercenti: “Sono da ammirare gli operatori commerciali; hanno investito in un momento di crisi. Nei primi due mesi di quest’anno c’è stata una flessione del 5 per cento. Le ragioni della voglia di scommettere sul futuro sono almeno due: ci sono incentivi urbanistici favorevoli. Secondo, dopo il lungo fermo degli anni addietro sperano di attirare anche i locali, i giovani, oltre che intercettare coloro i quali vengono in vacanza”.
Luigi Bellettini, assessore al Turismo: “Il dinamismo di questo periodo rappresenta la crescita del tessuto imprenditoriale misanese. Nel fare impresa c’è una sorta di cultura, con la città che è diventata un luogo sicuro. Una voglia di fare che crea altro fare. Voglio ricordare che l’anno scorso le presenze turistiche sono cresciute del 5 per cento. Sulla spinta degli operatori più dinamici, in molti hanno scelto la strada della ristrutturazione, per emulazione”.
“Da parte sua – continua l’assessore – l’amministrazione comunale ha giocato un bel ruolo. La passata amministrazione ha messo in campo incentivi e realizzato un lungomare che ha di certo stimolato. Invece, questa e la prossima legislatura devono stimolare gli albergatori ad innovare. Molti lo hanno già fatto con ottimi ritorni economici. L’amministrazione comunale ha sul tavolo due piani urbanistici che cambieranno il volto di Misano. Si tratta di Misano Centro e della zona Parco Mare Nord”.
Prima ancora di realizzare la Zona Centro e il parco Mare Nord (devono stare attentissimi e non premiare la speculazione fine a se stessa) l’amministrazione comunale deve avere la forza di mettere mano a via Repubblica, un’asse commerciale brutta e trasandata. Basterebbero poche centinaia di migliaia di euro e dare l’incarico ad un progettista di valore riconosciuto. Non ci sono si soldi? L’amministrazione deve portare l’idea in pubblico ed attingere magari con la cosiddetta tassa di scopo. Ma deve avere idee e non sprecare un centesimo. Purtroppo l’attuale via Repubblica, inaugurata pochi anni fa, è l’esatto contrario: costata molto ed è anche triste.