Sapeva raccontare le barzellette come pochi. Si metteva alla chitarra e diventava un chitarrista di piano bar. Quante emozioni. Nei primi anni ’90, in occasione del gemellaggio del Coro di Morciano con uno di una città polacca, passammo dei giorni di viaggio seduti sul pullman. Ho passato anch’io una strettoia molto stretta con la vita. Belle ore. Già malato, gli raccontavo del mio male e mi esortava ad intervenire prima possibile. Le sue parole mi hanno aiutato a correre il più in fretta possibile. Mi diceva: “Bertino fa presto, fa presto!”. Che la tera gli possa essere lieve.
Bertino Montanari