LA MUSICA
– Ritorno alla Scala l’anno dopo: nel tempio mondiale della lirica. Interpreta “Il giocatore di Prokovief”. Il riccionese Gian Luca Pasolini è uno dei giovani tenori emergenti in Italia e non solo. In marzo, il 15 ed il 23, ha cantato nel maggiore teatro tedesco, la Staatsoper di Berlino, proprio “Il giocatore”. Lo ha diretto una delle più blasonate bacchette al mondo, Daniel Barenboim, un argentino di origine russa rigorisissimo in teatro quanto familiare ed amichevole fuori. L’opera è in co-produzione con la Scala.
Il concerto berlinese è stato raccontato con quasi una pagina intera sul Corriere della sera lo scorso 25 marzo. Un passaggio dell’articolo: “…il cast è superbo a sua volta”.
Finito a Berlino, per una settimana ha portato il belcanto a Copenhagen, Danimarca. Ed in Russia.
Il 2008 del tenore si presenta di notevole spessore; in settembre ci saranno altre interpretazioni a Berlino, sempre alla Staatsoper.
Prima di Berlino, in gennaio, Pasolini aveva cantato a Mosca nel secondo teatro della città dopo il Bolscioi (che significa Grande).
Tenore leggero, Pasolini ha studiato al conservatorio di Pesaro con Robleto Merolla, un mostro sacro della lirica, che a poco più di quarant’anni decise di ritirarsi ad insegnare.
Pasolini ha già cantato in teatri di prestigio e con direttori di livello assoluto. Nel 2006, fu il tenore per i 70 anni di Zubin Metha al Maggio Musicale di Firenze. E’ stato in tournée negli Stati Uniti e in Giappone. Nel giugno dell’anno scorso, invece, risale il debutto scaligero. E’ un po’ come se un calciatore arrivasse ad indossare le maglie della Juve, del Milan, dell’Inter.