IL PUNTO
La Margherita punterà sul vice-sindaco Claudia Montanari; i Ds su una scelta più ampia: come il segretario uscente Gianfranco Cenci. Possibili outsider: Daniele Morelli, Matteo Canini, Diego Nobili. Possibilità di rientrare nel gioco per Lucaa Tomasetti, Davide Clementi e Lorenzo Silvagni
– La contesa per l’elezione a segretario comunale del partito democratico entra nel vivo anche a San Giovanni. C’è molta attesa per le elezioni primarie del nuovo gruppo dirigente marignanese che riunisce gli ormai ex Ds e l’ormai ex Margherita. Lo scontro è tutto politico per posizionarsi al meglio in vista delle prossime elezioni comunali del 2009. A livello provinciale infatti, il vecchio manuale Cencelli della divisione dei comuni non andrà certo a far parte della vecchia politica.
San Giovanni è ad esempio un comune che fa gola all’ex Margherita, che vorrebbe un suo rappresentante come primo cittadino, qualora l’attuale sindaco Bianchi non si volesse ricandidare o la coalizione decidesse di cambiare cavallo.
Arrivare al 2009 con il segretario di corrente, sarebbe quindi fondamentale per portare avanti una trattativa provinciale in un senso, o in un altro.
I giochi sono molto aperti, con tutta probabilità la Margherita deciderà di convogliare le proprie truppe sul vice sindaco Claudia Montanari, schierata anche in pole position nella lista regionale a sostegno di Enrico Letta, e che non fa mistero di puntare ad essere la prima donna sindaco di San Giovanni.
Dal canto loro i Ds sono alle prese con le loro lotte intestine, e pur dichiarando di non essere interessato a guidare il nuovo partito, non è detto che alla fine Gianfranco Cenci non riesca a restare in sella per la mancanza di alternative interne.
Sicuramente si arriverà compatti all’appuntamento con le primarie, ma i movimenti sono calibrati in vista della partita più grossa che si giocherà nel 2009.
Rimane alla finestra anche Daniele Morelli, che con l’ottimo appeal che ha in città e il buon risultato personale (la sua elezione nel parlamento regionale del Pd non era scontata come quella della sua collega Montanari), può legittimamente pensare a se stesso come successore di Bianchi dopo anni di assessorato.
C’è poi il gruppo diessino dell’associazione E-labora di Giovanni Rubini e Sergio Funelli, che potrebbe schierare un proprio uomo per dare un senso alle critiche velate ma non troppo dell’attuale gestione politico-amministrativa.
Sicuramente i segretari dei due vecchi partiti Gianfranco Cenci e Giovanni Protti, punteranno su una figura comune, ma non è impensabile che possano esserci altri candidati per le primarie marignanesi. I Ds potrebbero mettere nella mischia anche Diego Nobili, battuto nelle primarie diessine del 2004 per la corsa a sindaco da Bianchi.
Ma ci sono anche figure che potrebbero rientrare in gioco, come l’ex assessore Luca Tomasetti, o l’ex vicesindaco Davide Clementi, cui il sindaco Bianchi ha tolto le deleghe per la presunta incompatibilità tra il loro lavoro di professionisti e le deleghe che ricoprivano.
Altri candidati potrebbero essere l’ex segretario Ds Lorenzo Silvagni, anche se oramai fuori dalla politica marignanese ed il giovane diessino Matteo Canini, ex segretario provinciale della sinistra giovanile, ma purtroppo ancora poco conosciuto a livello locale.
La posta in gioco è importante, ma meno della partita del 2009, quindi non è escluso che alla fine la montagna partorirà un topolino, una soluzione ponte (ed in questo caso una figura garante ed esperta come Cenci può essere molto probabile) che non vada ad infiammare ulteriormente gli animi del Pd marignanese.