Che palle – Continua la bagarre nel Partito democratico per la candidatura a sindaco di Riccione, Pironi o Galli, oppure Galli o Pironi? Possibile che un partito che nelle proprie precedenti versioni (PCI, PDS, DS) ha governato la città da 60 anni non riesca a produrre altro? Possibile che tra le fila del Pd non ci sono donne o altri uomini altrettanto capaci? Possibile che nella “società civile” non ci sono persone di indiscutibile onorabilità che possano ricoprire questo ruolo, oppure sono i partiti che non sanno o vogliono cercarle? Il giochino delle primarie sul giornale è molto discutibile, si tratta di capire se è un mezzo per fare vendere qualche copia in più del giornale che si è inventato la cosa oppure se realmente i cittadini sono interessati ad esprimere la propria opinione. A vedere i risultati sembra che i due contendenti stiano al coperto, un po’ di voti, ma senza esagerare, giusto per far vedere che ci sono, che hanno i numeri, ma senza scoprire il vero potenziale effettivo, polisportiva per Pironi, parte del partito democratico per Galli. Per ora l’outsider Claudio Villa sta facendo un figurone, forse per lui essere tirato per la giacca in una corsa interna al Pd può anche non piacergli, ma è l’unico che ha preso questo pseudo sondaggio per quello che realmente è, per ora un gioco.
PalaRiccione – Partita alla grande l’avventura del nuovo palazzo dei congressi, in tanti hanno tirato un sospirone di sollievo, compreso molti semplici cittadini che nel passato si sono posti il quesito: funzionerà? Sembra di si, sono già diverse le manifestazioni che hanno movimentato il mese di settembre, ottobre si preannuncia pieno e ci si aspetta un inverno pieno di eventi. Sono state sollevate alcune perplessità sulle modalità di gestione dei calendari, qualcuno si è domandato se tutti gli operatori turistici hanno lo stesso livello di conoscenza delle iniziative programmate per poter effettuare la relativa promozione. Si è arrabbiato (giustamente) Stefano Piccioni, vice segretario del Pd che ha chiesto chiarimenti in merito; ci si auspica che la tanto attesa creatura, nata dopo una lunga e tormentata attesa, sia gestita nell’interesse collettivo e non solo di qualche operatore che possa vantare un rapporto privilegiato con il palazzo.
Finite le deroghe – Sembra che il governo non sia più intenzionato a derogare la messa a norma degli hotel rispetto alle ultime normative antincendio e sulla sicurezza, in pratica la realizzazione di scale esterne e relativi spazi di fuga. Quante saranno le strutture che potranno adeguarsi a tali normative? Tra i costi da sopportare e le possibilità reali di intervento a causa dei pochi spazi che ci sono tra un hotel e l’altro, chi si adeguerà e chi no? Potrebbe essere questa l’occasione per riorganizzare il modello di offerta turistica della nostra città, meno strutture, più spazi liberi, più servizi, più qualità. Vedremo!