IL FATTO
– Rimini provincia della Baviera? Un po’ lo è diventata grazie alla Lufthansa, grazie ai voli che la collegano ogni giorno con Monaco di Baviera e con Vienna. Tradotto in soldoni significa che i due scali della Mitteleuropa sono gli hub (dall’inglese mozzo, al quale sono collegati i raggi che sono poi aeroporti meno importanti) di Rimini e dintorni. Infatti, due ore dopo essere sbarcati a Monaco e Vienna ci si può imbarcare per il resto del mondo: alla volta di 159 città.
Per i destini di Rimini è un bel colpo, ma Herr Jörg Eberhart, vice-presidente di AirDolomiti (compagnia italiana controllata dalla Lufthansa), ha commentato così: “Questa operazione è stata possibile grazie al fatto che l’Alitalia non è flessibile e questo rappresenta un grande vantaggio per il nostro gruppo. I risultati estivi con i tre voli settimanali sono stati incoraggianti; abbiamo ottimizzato il prodotto per poter raggiungere America e Asia. Rimini è ricca come bacino e non solo per il turismo”.
Insomma, grazie agli altissimi voli della politica che hanno portato l’Alitalia alla bancarotta, il cosiddetto sistema-paese, dato i tempi, dato gli uomini, non si realizza. E arrivano in soccorso gli stranieri come già avvenuto nella litigiosa storia d’Italia dal 1400 ad oggi.
Se da una parte la provincia di Rimini funge da raggio, dall’altra però riceve. I due voli possono portare sulle nostre spiagge, nel nostro territorio tedeschi e austriaci. Durante la presentazione dell’importante accordo oltre a Massimo Masini, presidente di Aeradria (la società pubblica che controlla l’aeroporto Fellini), c’era anche il presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali. Ha commentato Vitali: “E’ un momento fondamentale per il nostro territorio, che sviluppa in maniera importante il primo rapporto vero col mondo. Quello dell’aeroporto per la nostra economia è un investimento non meno importante della fiera (300 milioni di euro) e del PalaRimini (110 milioni).
Masini: “questi voli giornalieri rappresentano il passaggio in una seria A. I due grandi hub sono una risposta alle esigenze del territorio. E’ un segnale forte per la nostra economia turistica. Oggi, possiamo dire che qualsiasi convegno, qualsiasi fiera che si fa a Rimini, possono essere raggiunti da tutto il mondo”.
L’accordo aeroporto Air Dolomiti è di 5 anni. Nella prima fase si utilizzerà un aereo da 46 posti; con il punto di pareggio collocato al 50 per cento del riempimento. Su base annua dovrebbero essere trasportate 50-60.000 persone.
Fellini stagione 2009
Per l’aeroporto di Rimini il 2009 si chiuderà con un segno meno tra il 10 e il 12 per cento; in linea col sistema aeroportuale italiano, nonostante che nel 2009 Rimini abbia perso la metà dei passeggeri dalla Russia (valevano 200.000 contro un totale di 434.000). Crollo dovuto al fatto che il rublo si è deprezzato del 35 per cento sull’euro. Segno più invece dalla Francia, Inghilterra, Olanda e Germania. Da metà settembre segnali di ripresa dalla Russia, che nel 2010 dovrebbe ritornare al livello dei vecchi dati.