Direttore di borgata….
Come va la sua testata???
Serve il popolo silente
E la sfanga bellamente?
In pension la vita è dura,
sa, abbiamo un po’ paura
che la crisi che non passa
ci si arrubi anche la cassa!
Come un rito un po’ consunto
il Natal è ormai rigiunto
Il presepe e l’alberino
nelle case è un gran casino!
Il colore della palle,
per la nonna un nuovo scialle…
Ai nipoti il regalone
e per me? Un panettone!
Sa, son anche fortunato
che qualcosa m’è restato.
Mentre invece il mio vicino
non ha più manco un soldino
Qui siam tutti in visibilio
ce l’ha detto anche oggi il Silvio!
Non c’è più ‘sta crisi nera
e sotto l’albero si spera!!!
Già che bella la speranza…
che, però, non riempie panza.
Tutti quanti fan del bene
ma qui crescon sol le pene
Ora noi a Gesù Bambino Chiediam giusto un regalino
Che cambiasse la politica
Tutta quanta: alta e asfittica!
Se quel santo milanese
se ne andasse a quel paese,
e vivesse poi mill’anni
coi miliardi e senza affanni,
rinascesse minatore…
o in campagna, sotto il sole;
con quei mille euro al mese
e memoria di ‘ste spese;
poi vivesse altri cent’anni
per rifletter sui suoi danni.
E che poi finisca in lista
nel Partito Comunista!
E ai signori di sinistra
che han distrutto ogni ideale
auguriamo a prima vista
di dovere lavorare
Col lor falso perbenismo,
e l’assurdo garantismo….
come noi possan “godere”
con l’ombrello nel sedere!
Dai Gesù facci il regalo…
su non esser troppo avaro!
Devon viver come noi
sacrifici: prima e poi!
E poi devi regalare
al politico locale
tanti bagni d’umiltà,
e si ricordi perché è la!
Anche al sindaco bambino,
che s’è perso nel cammino.
Visto ch’è primo tra pari
Tu ricorda gli ideali!
Assessori e consiglieri,
Tu regalagli pensieri
e costringili, senza pietà,
a dir solo la verità!
Si perché carò Gesù,
Tu li vedi da lassù:
hanno preso per campione
quelli là in televisione!
Del comun passan la porta
e il lor animo si storta!
Commi, leggi, interpellanze,
con un occhio alle proprie istanze
Fa un regalo agli insegnanti,
da portarlo con i guanti:
è “equità per i bambini”
che il futuro non s’inquini!
Fa un regalo ai cantonieri,
ai bidelli ed agli uscieri
Un soggiorno con Brunetta,
giunto e andato in troppa fretta!
Ah, mio caro buon Gesù,
per le password ci vuoi tu!
Che nel nostro comunello
non è certo manco quello!
Poi ci devi qui mandare
la fiducia nella legge:
noi vogliam ancor sperare
che davvero ci protegge.
E poi chiedo, per favore
che ci rassereni il cuore;
che ‘sta rabbia che ci opprime
si disciolga tra le rime.
Fa un regalo a San Clemente
ed a tutta la sua gente:
il piacere e il sano orgoglio
di aver qui il proprio soglio.
Per far questo chi comanda
sia d’esempio e non sia banda!
Come nella nostra Nazione
non siam voti: siam persone!
Fausto Nottiberti