Ecco io ne ho le prove
Siamo nel 2009
Tutti quanti trafelati
Fino qui siam arrivati
Con i sogni nel cassetto
Senza mai un “do” di petto
Il neo anno ad affrontare
E una crisi da fregare.
Dietro i botti ed i sorrisi
Per non essere derisi
I signori del vapore
Ci addolciscono il bruciore
Tutto è bene e suvvia
L’ottimismo è la magia
“praticate l’allegria
e spendete in compagnia”
Ma signori del vapore,
connettetevi per favore
qui succedon cose strane,
a noi crescon sol le grane!
Con i mutui da pagare
Ed i figli da allevare
Tanti a casa a fine contratto
Per qualcuno anche lo sfratto
Ma dalla televisione
Sa la sua ogni parruccone
“Che da noi va tutto bene
Che il futuro non si teme!”
Ma lor son di altro pianeta
Sono ormai giunti alla meta
Con i soldi che si danno
Staran bene anche quest’anno
Son vigliacchi e parolai
Spero che raccolgan guai
Tra di lor son compiacenti
Come anche i delinquenti
Si preparano i regali,
noi subiamo i loro strali
Si regalano privilegi
Che per noi son solo sfregi
Treni e aerei sono gratis
Cure e macchine son gratis
Gratis è il telefonino
Pasta, carne ed anche il vino
Si regalan l’aumento
Senza dircelo al momento
Che noi popolo coglione
Non capiamo motivazione
Cure, studi, finanziamenti
Perché siano contenti
Lor non devono pagare
E nemmen giustificare
E poi per i loro amici
Un po’ men di sacrifici
Tanti posti da statali
Tanti voti pei compari
Quando poi qualcun ci resta
Coi cannoli fanno festa
Ma è tutto assai normale
Sol così sappiamo fare
E poi le regioni speciali
Che in spese non hanno uguali
Ma se sottolinei il fatto
Sei razzista e un po’ coatto.
Ma non siam tutti italiani?
Non dobbiam sporcarci le mani?
E io intendo per lavorare,
non nel “sapere approfittare”!
Per fortuna ch’è arrivata
Questa crisi inaspettata!
Giornalisti son già pronti
A rifarci in tasca i conti.
La benzina costa meno?
Potrai spender senza freno
I cento euro e più all’anno
Che in tasca ti resteranno.
Ed il gas fa risparmiare?
Forza corri ora a comprare
Trenta euro in più quest’anno
Di sicur ti affrancheranno!
Benvenuta quindi crisi.
Noi italiani un po’ illusi
Scoprirem chi avrà di più
E chi cascherà più in giù
Fra chi recita poesie
E chi attacchi ha di bile
Fra chi mesta sol nel torbido
E chi il servizio ti fa “morbido”
Ma dov’eran lor signori
Quando, sopra i loro allori
Assistevan da soloni
Agli aumenti a noi minchioni?
“E’ il mercato che possiam fare?”
Niente, ? solo governare!
Destra,centro oppur sinistra
Differenza chi l’ha vista?
Preservato il lor sedere
Per noi sol fumate nere
Aumenti scellerati
E poi cali rallentati.
Se noi popolo di beoti
Non smettiam di far gli idioti
Straconvinti di esser furbi
Cresceranno assai i disturbi
E’ una nenia qualunquista?
O è l’urlo di chi ha vista?
Tornerà la gente in piazza
Sventolando la ramazza.
Farà un po’ di pulizia
La sporcizia butterà via
Per tornar come normale
Tra di se ad essere uguale?
Questa crisi farà male
Ma non facciamoci fregare
Per i figli teniam duro
Lor davanti hanno il futuro
Cominciamo un po’ a capire
che un po’ tutti si ha da soffrire
che nessun privilegiato
deve esser tutelato.
Che politici e collusi
Dovran smetter di essere illusi
Di poter spadroneggiare
Senza il conto mai pagare.
La giustizia è quel che manca
L’equità è quel che arranca
Basta ladri e fannulloni
Ne abbiam pieni ormai i…
Fausto Nottiberti