CULTURA
di Francesco Toti
A Morciano, in piazza Boccioni c’è una sua opera, “Colpo d’ala”. Da sempre Fiorenzo Mancini ha rapporti ottimi con il più importante scultore italiano contemporaneo
– Forse senza Fiorenzo Mancini non ci sarebbe il monumento di Arnaldo Pomodoro, “Colpo d’ala”, in piazza Boccioni a Morciano. Forse non ci sarebbe il monumento di Umberto Boccioni nella Morciano Vecchia. Di certo non ci sarebbe questo articolo. Mancini è buon amico di Pomodoro; del quale possiede delle sculture. Anche la Banca Popolare Valconca ha una bell’opera del famoso artista nato a Morciano nel 23 (da babbo marchigiano di Orciano e madre morcianese, Beatrice Luzzi). Insieme a Umberto Boccioni (nato a Reggio Calabria da genitori morcianesi), Pomodoro è uno dei vanti della Valconca.
Arnaldo Pomodoro ha appena inaugurato una sua scultura a Capri, di certo l’isola più famosa del mondo, mèta di buon riposo degli imperatori romani e del bel mondo oggi. Lunga 37 metri, gliel’ha commissionata l’abergatore Tonino Cacace per il “Palace Hotel” di Anacapri.
Ottantatré anni, Pomodoro ai tempi delle scuole superiori era uno dei due “verdurieri” (per via del cognome) che partivano da Morciano in corriere alla volta della scuola, l’altro era Aldino Uva.
L’artista con Morciano ha sempre avuto un travagliato rapporto, un intreccio di amore e odio, fino a scrivere nella sua biografia di essere nato a Orciano (Pesaro). Il “litigio” con la pubblica amministrazione avvenne negli anni ’80. La causa fu Piazza Boccioni, definita dall’artista nei primi anni ’90 “uno slargo”. Progettata da Vittorio Gregotti, la piazza in pratica non è mai stata finita. Non ha seguito le coordinate della progettazione. Non è mai stata inaugurata.
Tuttavia, il filo tra Morciano e Pomodoro, grazie a Fiorenzo Mancini, non si è mai spezzato. Anzi. Ecco che cosa si legge su Wikipedia, l’enciclopedia della rete su Pomodoro: “Arnaldo Pomodoro (Morciano di Romagna, 23 giugno 1926) è uno scultore italiano. È considerato il più grande scultore contemporaneo italiano, molto noto ed apprezzato anche all’estero.
Le sue opere adornano città importanti come Roma, Milano, Torino, Copenaghen, Brisbane, Dublino (di fronte al famoso Trinity College), Los Angeles, oltre a figurare al Mills College in California, nel Cortile della Pigna dei Musei Vaticani, nei maggiori musei mondiali nonché al Cremlino e all’Onu.
È famoso soprattutto per le sue particolari sfere di bronzo, il materiale che predilige per le sue opere, che si scompongono, si “rompono” e si aprono davanti allo spettatore, che è portato alla ricerca ed alla scoperta del meccanismo interno, in un contrasto tra la levigatezza perfetta della forma e la complessità nascosta dell’interno. Dal 1954 vive e lavora a Milano, accanto alla darsena di Porta Ticinese”.