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Home Località Morciano

Battazza: “Ciotti ha lasciato debiti e buchi”

Redazione di Redazione
8 Settembre 2009
in Morciano
Tempo di lettura : 4 minuti necessari
A A
IL FATTO

– “Debiti e buchi”. Questa è l’immagine con cui il neo-sindaco Cladio Battazza, Pd, racconta il bilancio comunale ereditato dalla gestione Giorgio Ciotti. Continua Battazza: “Si parte dall’assunto che ogni Comune ha debiti, che un bilancio sano riesce a far fronte. Il problema sono i buchi, spese senza la copertura finanziaria; e questo è preoccupante. Un esempio è la sottoscrizione dell’accordo di spesa per il consolidamento del ponte sul Conca, insieme a San Clemente e la Provincia di Rimini. La somma, 65.000 euro, prima è stata inserita nel bilancio e poi tolta”.
Forse è difficile conoscere con esattezza il debito del Comune di Morciano: 5 o 10 milioni di euro? O di più? Si sa con certezza che c’è tutta una partita legata al cosiddetto rapporto pubblico-privato (un’immagine stile escort invece che mestiere più vecchio del mondo) che potrebbe creare una voragine, nelle casse comunali se l’amministrazione Battazza “rinnega” gli impegni assunti dalla precedente amministrazione che ha governato la città dal 1999 al 2009. Il più o il meno, è di circa 4,5 milioni euro e riguarda due operazioni immobiliari che hanno permesso la costruzione di due opere pubbliche: la nuova scuola media e l’edificio-sede dell’Ausl, Inps, Protezione civile e Croce Rossa in via Arno.
Convenzione Montaldosso
La palazzina di via Arno è legata alla convenzione Montaldosso. La cooperativa “Casa”, vincitrice di un bando comunale, si era impegnata a costruire la sede multiservizi di via Arno. I soldi dell’operazione scaturivano dalla costruzione di 75 appartamenti in zona Montaldosso su un’area di proprietà del Comune data come contropartita per la “gratis” opera pubblica. Battazza: “Un’altra scelta deleteria a nostro parere perché ‘Casa’ è andata ad occupare spazi verdi in aree edificate; cosa che ha fatto sollevare il dissenso dei residenti. Ora è tutto fermo e ci sono anche dei problemi. La cooperativa ha venduto il proprio diritto ad altra società. Solo che la vecchia amministrazione non ha chiuso l’iter e per farlo bisogna concedere al privato il doppio dell’area iniziale. E qui c’è un altro passaggio. Il Comune di Morciano chiede all’Ausl di acquistare la palazzina di via Arno per 1,1 milioni di euro. La cifra viene messa a bilancio e prima ancora di averla per girarla ai costruttori della struttura, viene spesa per altro”.
Scuola media
La nuova scuola media, zona stadio, è costata circa 2,8 milioni di euro. Anche questa è stata edificata grazie ad una convenzione con i privati. L’Edilconca e Morandi hanno costruito la scuola “gratis”, ma in cambio hanno ricevuto dal Comune di Morciano la vecchia area della scuola media tra via Roma e via Forlì sulla quale tirare su cinque palazzine di appartamenti e uffici, più 4 palazzine di mini-appartamenti per gli anziani
Anche questa operazione è in stallo. Battazza: “Secondo noi è sbagliata la scelta. Non è pensabile far costruire nel pieno centro di Morciano, già molto caotico, negozi, appartamenti, uffici. E la prova è che gli accordi pubblico-privati, Ghigi, scuola media, Montaldosso, ancora non siano stati chiusi”.
Bretella Saludecio
Il rapporto pubblico-privato non è equo, trasparente, giusto verso il cittadino e la sua responsabilità verso la cosa pubblica. Perché l’opera pubblica “regalata” dai privati alla comunità, in realtà rappresenta il costo aggiuntivo che deve sostenere l’imprenditore che acquistano il capannone produttivo, la famiglia che realizzza il sogno della casa, il negoziante, oppure gli uffici. L’immagine pubblico-privato fuorvia, quasi come utilizzare la parola escort e prostituta.
Per la costruzione di beni pubblici, sarebbe equo e responsabile utilizzare la tassa di scopo. Tale metodo lo ha applicato il Comune di Morciano per la criconvallazione verso Saludecio, partendo da via Ca’ Fabbro, zona artigianale. L’arteria è stata realizzata grazie ad un’apposita tassa, pagata dai morcianesi e della durata di 5 anni. Battazza: “La strada è lungimirante, ma forse le priorità della città erano ben altre”.
Garattoni
Nelle casse del Comune di Morciano non c’è una lira, almeno così sembra. Da qui fino al 31 dicembre, verranno pagati solo gli stipendi dei dipendenti. Tutte le pendenze esterne con i fornitori non saranno onorate. E’ la sintesi del consiglio comunale che si è tenuto lo scorso 28 luglio; la sala era affollata come si conviene alle grandi occasioni. Mario Garattoni, Lega nord, da anni punta il dito sui debiti comunali. Argomenta Garattoni: “Mi hanno sempre dipinto come l’uccello del malaugurio, ma tutti i nodi vengono al pettine. Con molta onestà intellettuale in pochi sanno l’ammontare vero del debito, perché ci sono documenti contabili che affermano una cosa, ed altri l’esatto contrario. Ad esempio sui mutui 2009 per pagare i debiti, ho tre cifre: 600.000, 684.000 e 850 euro. Quale sarà quello giusta? Di certo i debiti sono una voragine che taglierà ogni investimento futuro. Poi ci sono altre anomalie. Altro esempio. Ho votato a favore di una variante al Prg (Piano regolatore comunale), che prevedeva la costruzione di una casa di riposo per anziani (tecnicamente H2); invece me la sono ritrovata come residenziale (B5, tecnicamente)”.
In 10 anni di incontrastato governo Ciotti (piccola “dittatura” in salsa comunale), oggi consigliere provinciale Pdl di cultura cattolica con sconfinamenti nell’area Margherita, ha rivoltato il paesaggio urbano di Morciano come un calzino. Ha costruito una montagna di opere pubbliche, con un ampio ricorso al cosiddetto rapporto pubblico-privato, come avvenuto in tutt’i e 20 i comuni della provincia. E’ giusto tutto questo? A parere di molti è anti-costituzionale, partendo dal presupposto che ogni cittadino deve ricevere dallo Stato lo stesso trattamento, le stesse opportunità.
I vecchi amministratori si difendono così: “Se portano a compimento i nostri atti, i debiti sono gestibili”.

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