di Giordano Leardini
Dirigente Pdl Morciano
– Se qualcuno credeva che non avrei scritto niente sopra gli amministratori del mio paese pensando di avermi distrutto politicamente si sbagliava di grosso. Ho aspettato tutto questo tempo per leggere tutte le vane scuse da parte delle liste perdenti, e la grande euforia di chi le ha vinte. Innanzi tutto voglio dire a tutti i miei concittadini che fin dai primi di maggio cioè da quando si paventava l’idea di formare tre liste io con il candidato sindaco della terza lista in una discussione gli ho messo per iscritto come sarebbero fmite le elezioni con cifre scritte e firmate da me, quando è finito lo spoglio e hanno tirato fuori il biglietto le mie cifre erano uguali allo scrutinio.
Ora io credo che le elezioni non le abbia vinte Morciano Futura ma le abbiamo perse noi perché non siamo stati capaci unico paese nella provincia di Rimini di passare oltre la poltrona e pensare egoisticamente solo a se stessi, e peccare di arrivismo da parte di qualcuno, e come se uno volesse fare una torta in casa e chiede ad un grandissimo pasticciere di fomirgli gli ingredienti e le giuste dosi per fare la torta, esegue tutto a puntino ma gli si brucia perché il pasticciere non gli ha fomito anche il tempo di cottura.
Questo per dirvi ché c’era una persona adattissima a fare il sindaco di Morciano ma purtroppo non l’hanno votuto. Chiuso il capitolo vincitori e vinti mi sono detto tra me e me, vediamo le prime decisioni che prenderà la nuova amministrazione , “perché come da un paio di anni a questa parte ho sempre sostenuto che qualsiasi lista avesse vinto le elezioni il sindaco entrante per prossimi 5 anni poteva solo cambiane i fiori delle fioriere”.
Infatti già dal primo Consiglio Comunate tutta la squadra entrante si è trovata in difficoltà ed ha incominciato a diffondere l’allarmismo fra i cittadini sia verbalmente e con un manifesto affisso per le vie del paese, e subito confutato con un altro della tista Morciano Insieme punto per punto.
Ma la cosa è comprensibile, è l’ossessione anti Giorgio Ciotti che spinge il sindaco Battazza a compiere errori in continuazione (e sono passati solo tre mesi) sul terreno della comunicazione politica. Lo porta a demonizzare e criminalizzare il suo predecessore, vorrebbe far credere che l’ex sindaco Ciotti ha lasciato una marea di debiti quando sa benissimo con documenti alla mano che la Corte dei Conti di Bologna ha dichiarato che per l’anno 2007 il comune di Morciano è in “avanzo” di bilancio ma si poteva fare meglio e suggerisce anche in quali direzioni si deve andare per reperire i fondi (diminuire gli addetti dell’amministrazione , fare più multe perché Morciano ne fa pochissime, e reperire soldi nelle opere di urbanizzazione). Io suggerirei al signor sindaco per rimpinguare le casse comunali di indire una lotteria comunale premio finale quello che crede ma il quesito sarebbe “Quanti debiti ha lasciato l’ex sindaco Ciotti” visto la marea di cifre che fino ad ora circolano per questo sventurato paese. Ma lei deve sapere caro sindaco che la maggioranza dei cittadini Morcianesi (perché si lei ha vinto le elezioni ma è minoranza nel Paese) non intende minimamente seguirla su questo terreno di astratta forsennatezza . L’ossessione Ciotti la spinge poi ad aggiungere agli errori di comunicazione anche agli errori di tipo politico. Quando le due ossessioni si sommano, poi , il risultato va oltre l’errore diventa un autentico disastro, non solo perché lei sbaglia comunicazione ma si sta impantanando su una posizione politicamente sbagliata, è perché mette clamorosamente a nudo la sua incapacità di interpretare la realtà a causa dei suoi schemi culturali ormai irreparabilmente obsoleti (vedasi il rientro nell’Unione). E’ mia opinione personale che a lei signor sindaco vincendo le elezioni le abbiamo fatto un gran brutto scherzo, e credo altresì che non arriverà alla fine dei cinque anni, getterà la spugna prima. Con tutto ciò le auguro un buon lavoro.
P.S.: – Questa amministarzione ha cominciato male e sta proseguendo peggio. Invece di trovare soluzioni alternative alle delibere-Ciotti (quelle che secondo loro sono disastrose), si nascondono convocando assemblee pubbliche per dire che loro non sono i responsabili. Ponzio Pilato al loro confronto è stato un dilettante. L’ultima riunione, il 26 agosto, convocata dal sindaco Battazza con i commercianti, motivo della riunione “Aumento della tassa sulle tende dei negozi e occupazione suolo pubblico”. Risultato finale: “La colpa non è mia ma di Ciotti”. Dal fondo della sala un commerciante ha commentato: “Ma il sindaco adesso sei te!”. Se voleva il Battazza la poteva chiudere. Dico io che se Ciotti ha caricato il fucile, Battazza ha premuto il grilletto. Ultima ma non meno importante, ho voluto fare un giro per Montefiore, alla ricerca di opere che mettessero in risalto la capacità amministrativa di Battazza (10 anni a Montefiore), come dicono i meteorologi sulla temperatura: non pervenuta. Una domanda sorge spontanea: signor sindaco non è che lei vuole ridurre Morciano come Montefiore? Anche la Falda non è opera sua?