Gherardo Colombo si è dimesso dalla magistratura dopo 33 anni di servizio, poiché ritiene che per far funzionare le cose occorra un intervento ex ante: per riprendere grossolanamente alcune sue parole, egli non intende curare la popolazione colpita dalla carestia per mancanza d’acqua, ma vuole darsi da fare per procurare l’acqua alla popolazione.
Il sistema della giustizia in Italia necessita di miglioramenti, e su questo l’opinione è stata del tutto chiara e condivisa, ma per ottenere questo egli sostiene che occorra partire dai cittadini, dai rapporti che tra essi intercorrono, dalla necessità che questi rapporti siano permeati dal rispetto.
Solo un diffuso rispetto per gli altri in generale e per le regole della società in particolare può davvero determinare nel tempo una svolta; ma dipende da ciascuno di noi.
L’animo di ogni singolo voleva essere scosso, sollecitato, reso consapevole della possibilità che ciascun individuo ha di poter incidere e determinare un cambiamento.
Sottolineando come però purtroppo la nostra cultura abbia unicamente sete di risultati imminenti, Colombo ha voluto far riflettere sull’importanza dell’individuazione di quelli che sono gli interessi e i bisogni reali, effettivi, per i quali vale la pena spendersi e magari faticare anche un po’.
Tutto questo nell’intento di renderci coscienti che se le cose non funzionano, se sentiamo che non c’è uguaglianza ed equità, non dipende solo da chi si trova al potere o al posto di controllo, ma da ogni singolo uomo che quotidianamente sceglie di non scegliere, di non assumersi responsabilità e quindi sceglie di non essere totalmente libero, assoggettandosi volontariamente ad un sistema che, seppur a lui non confacente, ritiene essere immodificabile.
Ma basta pensare alla donna che due secoli fa lavava i panni nel fiume, senza sapone ma solo con la cenere; cosa avrebbe risposto se allora le avessimo detto che un giorno le regole non sarebbero state più dettate dal padrone, ma da persone scelte da tutti gli uomini e tutte le donne? Probabilmente ci avrebbe preso per pazzi.