SAN CLEMENTE
di Claudio Casadei
– Prima di tutto i sanclementesi. Potrebbe essere questo il motto della lista di centrodestra che si sta preparando ad affrontare con decisione ed umiltà la prossima tornata elettorale. Via le passate esperienze, archiviato con un nulla di fatto il tentativo di matrimonio con gli “Obiettivini” di Falcinelli, il Popolo della Libertà di San Clemente si affida alla guida di un giovanissimo.
Mirco Curreli ha 24 anni, avrà fra pochi mesi una laurea in Politica internazionale ma soprattutto è un sanclementese che vuole scuotere la politica locale e dare a tutti i cittadini la voglia di vivere nel paese che abitano. Il progetto del candidato sindaco è chiaro: rompere con i vecchi schemi e ripartire con una politica nuova e viva sul territorio ogni giorno e non solo per le tornate elettorali. Creare un punto di rottura con la storia politica sanclementese e ripartire con volti e progetti nuovi che possano rendere tutto il comune vivibile e fruibile a tutti i cittadini.
“Vorremmo affrontare – argomenta Mirco Curreli – gli evidenti problemi di questo comune da una prospettiva diversa, fuori dalle ingessature politiche e storiche di una sinistra che da troppo tempo governa questo comune e che quindi ha perso lo slancio e la voglia di affrontare le cose adeguandosi ai tempi di un vecchio sistema”.
“La nostra – continua Curreli – non sarà la politica della polemica sulle piccole cose. Per San Clemente abbiamo progetti ed idee precise e le esporremo ai cittadini nei prossimi giorni. Del resto il dialogo costante coi cittadini sarà la nostra caratteristica: pensiamo di dotare le frazioni maggiormente popolate del comune di Uffici relazioni pubbliche in cui chi ne ha bisogno possa trovare risposte sui servizi, manifestare le proprie lamentele, avere aiuto su tutte le domande poste o da porre agli uffici pubblici”.
L’entusiasmo per questa avventura è palpabile nelle sue parole. Sa che la vittoria sarà difficile, ma sa anche che questo è solo il primo passo verso la costruzione di un centrodestra vivo in un comune dove di fatto quest’area politica non ha mai avuto punti veri di riferimento. Curreli: “Sarà comunque un esperienza positiva, chiediamo fiducia alla cittadinanza, ma, se non dovessimo vincere, anche come minoranza noi saremo presenti e ci faremo sentire”.
Nelle ultime elezioni in fondo il centrodestra ha avuto per la prima volta la maggioranza relativa soprattutto per merito dei nuovi cittadini. Da questi nuovi elettori arrivano molti collaboratori e candidati che affiancheranno Mirco Curreli nell’avventura.
Ci tiene a sottolinearlo con parole forti Gianni De Vincentis, lavoratore della Del Conca. Traspare la rabbia di chi ha scelto di comprare casa in un paese che non ha vita: ” Mia figlia ha 16 anni e mi dice che avere impiegato i risparmi di una vita a San Clemente è stato un errore gravissimo. Non ci sono punti di ritrovo per i giovani, le attività (di ogni tipo) chiudono ancora prima di essere aperte, non ci sono parcheggi sufficienti, la viabilità delle nuove lottizzazioni è nata già piena di problemi. Si viene a casa solo per dormire”.
Ha la stessa opinione Giuseppe Di Siena, esperto di controllo di gestione e organizzazione, impiegato all’aeroporto di Rimini. E’ questo il dramma di molti nuovi cittadini: avere speso i propri risparmi o essersi indebitati per una vita pensando di coronare un sogno ed essersi ritrovati invece a vivere in una realtà molto diversa da quella che pensavano.
Jacopo Santucci, poco più di vent’anni, che qui c’è nato conferma: se sei giovane non hai modo di vivere senza scappare a Morciano o a Riccione. Vivibilità e interessi comuni, servizi rivolti ai giovani, ma anche agli anziani; chiarezza ed efficienza per lo sviluppo della zona industriale; messa in sicurezza della famigerata Riccione-Tavoleto e aiuti agli esercizi pubblici; piste ciclabili e luoghi di aggregazione sociale, sottopasso di attraversamento pedonale della provinciale a Sant’Andrea e coinvolgimento della popolazione nelle decisioni; sicurezza del territorio e controllo sull’immigrazione. Un programma interessante da completare con l’idea di sviluppo urbanistico da dare a San Clemente, ma il discorso sulla vivibilità sembra una garanzia anche rispetto questo aspetto.
Deus ex machina della lista, che al momento in cui scriviamo non è ancora completa, è stato Aldo Quaranta, che nell’evidenza ha saputo e voluto mantenere la sua creatura fuori dalle lusinghe di improbabili sirene e se, come sembra, nei fatti sarà riuscito a bloccare anche la corsa dei soliti furbetti avrà compiuto un piccolo capolavoro di politica. I prossimi giorni, a lista completata, ci saranno numerose occasioni per la presentazione alla gente di San Clemente. D’Andrea, Curreli o Falcinelli. I sanclementesi hanno un ampio ventaglio di scelta? e, in più, un centrodestra che fa l’occhiolino con il fascino del vero nuovo che avanza.