– Una “fattori eolica” capace di produrre il fabbisogno dell’industria turistica al largo di Rimini entro il 2020? Eliche anche sul crinale collinare che va da Montefiore-Saludecio e Mondaino?
Al momento se ne discute. La Provincia di Rimini ha organizzato una serie di forum sul tema, allargando le questioni al risparmio idrico ed alle riduzioni dell’anidride carbonica come previsto da Agenda 21. Afferma Cesarino Romani, assessore provinciale all’Ambiente: “Sono solo delle proposte sul tavolo della politica che possono essere sviluppate, oppure cancellate. Bisogna partire dal fatto che il Riminese è un territorio energivoro. Che importa il 100 per cento dell’energia che consuma. Rispetto al trattato di Kyoto siamo ancora all’anno zero. L’obiettivo indicato per il 2020 è che ogni territorio debba autoprodursi il 20 per cento dell’energia di cui necessita da fonti rinnovabili; che è chiamato a diminuire i consumi del 20 per cento e che deve tagliare le emissioni di anidride carbonica del 20 per cento”.
“Credo – continua Romani – che se spingessimo potremmo essere molto virtuosi, fino a raggiungere il 40 per cento in tutt’e tre le voci. Per farlo dovremmo puntare sul fotovoltaico, installando dei pannelli sui tetti degli stabilimenti produttivi. Che per loro natura sono infuocati durante la stagione calda. L’altra gamba della produzione è legata all’eolico. Sulle nostre colline e nel nostro mare la forza del vento ci consentirebbe di costruire le cosiddette ‘fattorie eoliche’. In collina, crinale Montefiore-Saludecio-Mondaino, potrebbero essere utilizzati pali alti 20 metri. Mentre in mare l’altezza potrebbe anche essere di 100; capaci, queste ultime, di produrre il 20-25 per cento (circa 400 giga watt) del nostro fabbisogno, che poi sarebbe il 100 per cento di quello richiesto dal settore turistico (circa 200). Inoltre, l’area delle turbine potrebbe diventare anche un parco marino e sfruttarlo come un’attrazione turistica. Altri piccoli accorgimenti, sempre per tagliare lo spreco, sono le lampade a basso consumo ed il telecontrollo della pubblica illuminazione”.
L’investimento sull’eolico si ripaga in un arco di 8 anni. Romani: “Gli obiettivi sul risparmio sono perseguibili senza che il cittadino debba rinunciare alle cose che ha. L’investimento iniziale si dovrebbe aggirare attorno ai 200-250 milioni di euro. Voglio ricordare che un’economia sana si basa prima sul risparmio e poi sulla produzione di energia da fonti rinnovabili”.
Di questo si è parlato del Forum sull’energia organizzato dalla Provincia lo scorso 6 marzo. Sempre per restare nel campo dell’ambiente. Il 20 marzo si tiene un forum sull’acqua ed il 27 marzo un incontro su Agenda 21, programma delle Nazioni Unite per uno sviluppo sostenibile. A livello locale in Agenda 21 ci sono tutti i protagonisti dello sviluppo, dalle associazioni di volontariato a quelle economiche, coordinate dall’assessorato all’Ambiente. Romani: “Agenda 21 ti mette in condizione di capire gli obiettivi, per passare poi alle azioni e agli strumenti”