– Rico sostiene che la boxe non è solo una disciplina sportiva: il pugilato è uno stile di vita, una vera e propria filosofia.
E’ l’insegnamento che Rico da circa vent’anni sta divulgando all’interno di quelle semplici e sufficientemente attrezzate mura dell’Accademia pugilistica Valconca, una disciplina che spesso non ammette compromessi ma che si è dimostrata nei fatti vincente.
A fine 2008, Riccardo Maestri, 53 anni di Montecolombo, allievo del leggendario maestro riminese Pandolfini, è stato eletto “maestro dell’anno 2008” dall’Associazione pugilistica italiana, nel corso del master class di Spoleto per allenatori di boxe.
Per non sottovalutare l’importanza del prestigioso premio, è da sottolineare come oltre a Maestri l’associazione allenatori ha destinato gli stessi onori per l’anno 2008 al grande Francesco Damiani, l’allenatore della squadra azzurra di boxe, che alle olimpiadi di Pechino è riuscito a portare tre atleti su tutti i gradini del podio.
Rico, fondatore dell’Accademia pugilistica Valconca, nel corso della sua lunga ed intensa esperienza è riuscito a formare, portandoli fino al titolo assoluto italiano, oltre una decina di atleti.
L’ultimo e grandissimo successo in ordine temporale è stato l’aver condotto alla vittoria lo scorso 13 dicembre agli assoluti di Milano, il peso massimo Mirko Laghetti, il pugile che è addirittura succeduto all’argento olimpico Clemente Russo.
I risultati più recenti, poi, hanno visto essere assegnata la cintura di Campione del Centro Nord, per la categoria pesi leggeri e pesi welther, rispettivamente ai giovanissimi esordienti Fabio Romano e Michael Felici nel torneo conclusosi il primo febbraio a Pinerolo.
La cosa davvero eccezionale della scuola di Rico è quella di aver portato degli atleti ai vertici italiani con mezzi davvero ridotti e con risorse economiche quasi sempre scarse.
Il “Marvelous” Rico ha sin’ora fatto tutto questo senza chiedere un soldo a nessuno, anzi mettendo a disposizione dei ragazzi tutto il suo tempo libero.
Se Montecolombo è un po’ per tutti un paesello pressoché sconosciuto della Valle del Conca, grazie all’attività del gruppo di Maestri, la cittadina è già da tempo considerata una delle nicchie della penisola per la pratica della noble art.
Oltre all’attività sportiva, l’Accademia di Montecolombo sta già da tempo portando avanti anche iniziative solidaristiche.
Grazie al ricavato delle cene di beneficenza promosse proprio dall’Accademia pugilistica, lo scorso anno l’associazione “Noi per lo Zambia”, guidata dal parroco di Carpegna don Ottavio, nella città di Luanshya ha potuto realizzare una scuola e un centro per l’assistenza sanitaria.
E tutto ciò per il plauso di riconoscenza manifestato dai suoi ragazzi – per altro non sempre ben accettato vista la ritrosa modestia del maestro e chissà, magari per un memorial pugilistico che, Dio piacendo, potrà ricordare l’attività del maestro dell’Accademia della Valconca ai futuri boxeur.
“Non al denaro, non all’amore né al cielo?”.
di Marco Bonetti