– Vi sono persone che nella vita non cercano onori e gloria, ma tuttavia lasciano una traccia profonda nella memoria e nella coscienza di chi le ha conosciute. Giuseppe era spontaneo, cortese, modesto.
Esercitavamo lo stesso mestiere: lui a Morciano, io a Cattolica. Eravamo membri della stessa cooperativa e ci aiutavamo scambiandoci consigli. I suoi mi erano veramente preziosi. Macellaio per 60 anni, conosceva tutti i segreti del nostro lavoro, cruento, talvolta anche doloroso, perché non è sempre facile uccidere un animale che ti guarda con occhi mansueti e rassegnati.
Ma in Giuseppe prevaleva il lato più umano del nostro lavoro, cioè il rapporto onesto e cordiale con i colleghi e con i clienti. La domenica era la sua giornata di riposo, da vivere in allegria a Cattolica.
Ricordo con piacere le ore trascorse insieme, le sue allegre battute, e ora che l’età costringe anche me al riposo, vorrei averlo ancora vicino, amico più che compagno.
Sono certo che dal Regno dei Giusti, Giuseppe vede nel mio cuore quello che non so dirgli, e mi aiuta ancora in questo declinare della mia giornata.
Franco di Cattolica