Con questa proposta si vuole riportare vitalità ad una parte di città che, passata l’estate, viene come messa sotto naftalina, fino alla stagione successiva, a detrimento sia dei cittadini, sia delle poche strutture che restano aperte tutto l’anno. L’obiettivo del progetto è far intravedere ad imprenditori ed utenti, una serie di possibilità per rendere più attraente l’uso della spiaggia nei mesi invernali e farne anche luogo di crescita culturale, sia con nuove iniziative, sia con il recupero di antiche tradizioni legate al mare.
La peculiarità di questo progetto sta nel proporre attività a basso impatto ambientale ed economico, tutte basate sull’uso “virtuoso” di materiali e strutture già esistenti: la sabbia, per disegnare dune a protezione dei venti, per creare giochi per i bambini; i relitti che il mare deposita sulla spiaggia, per trasformarli in sculture, in oggetti fantastici; il vento, per gareggiare con macchine a vela sulla spiaggia. Anche le installazioni di percorsi espositivi temporanei e di rappresentazioni sulla spiaggia sono pensate con materiali economici, facilmente reperibili e trasportabili. Il carattere eco-compatibile del progetto, apre inoltre la strada ad azioni sinergiche di valorizzazione del territorio di Gabicce, in collaborazione con il Parco del San Bartolo.
La natura delle proposte fa di “Vivere il mare d’inverno” uno strumento leggero, flessibile, e quindi facilmente adattabile nel tempo, sia alle esigenze degli utenti, sia degli operatori del settore, senza peraltro compromettere la bellezza nostalgica tipica del mare invernale.
Giovanna Mulazzani e Patrizia Lay hanno presentato le loro idee agli operatori economici della città lo scorso marzo. Ora, ci vuole passione e coraggio…