Già la sera precedente alcuni mezzi militari erano stati posizionati nella trecentesca piazzetta del Borgo. Al mattino i primi visitatori potevano assistere all’arrivo di 15 figuranti, fanti e graduati tedeschi e inglesi, alcuni dei quali davano spettacolo con la loro vestizione in uniforme. Per tutta la giornata i mezzi militari e i figuranti hanno attirato l’attenzione degli intervenuti, molti dei quali hanno fissato il ricordo con numerose foto. Particolare curiosità ha suscitato una geep (alleata) con soldati (tedeschi) che si è aggirata per le vie del Borgo e nelle frazioni vicine.
Al pomeriggio cinque squadre si sono cimentate in una “Caccia al tesoro” ambientata nei giorni della liberazione di Montegridolfo. Attraverso enigmi e tranelli, disposti su nove tappe, dovevano collaborare con gli Alleati nella ricerca di un “tesoro” nascosto dai soldati tedeschi prima della ritirata.
Intanto nel locale d’ingresso del Museo della Linea dei Goti venivano proiettate alcune interviste a testimoni che vissero le vicende del passaggio del fronte, prima il lungo periodo della costruzione della Linea Gotica e la coesistenza con i tedeschi, e la costruzione dei rifugi per ripararsi dai bombardamenti, poi i giorni della battaglia e, infine, l’arrivo delle truppe alleate.
Nell’anfiteatro soprastante il Museo è seguita una curiosa performance teatrale centrata sul periodo successivo al passaggio del fronte, quando si stavano riprendendo le varie attività. Ma non tutte avevano buone prospettive; così si intravedeva che il mestiere dello “spranghin” (artigiano che aggiustava i tegami di coccio con spranghette di ferro) non avrebbe più avuto un futuro.
La manifestazione si concludeva con l’offerta di una cena “povera” a base di pasta di fagioli e pasta di ceci per ricordare i mangiari poveri del tempo di guerra; ma, per non trascurare l’attualità, la locale Pro Loco ha distribuito anche piadina e prosciutto; intanto si erano riuniti allo stesso tavolo i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Montegridolfo e gli omologhi del Comune di Offagna, dove recentemente è stato inaugurato il Museo della Liberazione di Ancona; un incontro che lascia intravedere collaborazione.