– Al seguente indirizzo http://www.facebook.com/editalbum.php?aid=84214&delete=1#/group.php?gid=42528067878&ref=mf su Facebook abbiamo creato un gruppo “No all’inceneritore di Raibano. Si alle tecnologie di selezione dei rifiuti”. La visibilità su Facebook dà forza alle nostre richieste. Più siamo e più alta è la probabilità di essere ascoltati dai politici, specialmente in questo periodo elettorale. Inoltre sul sito potrai leggere tanti documenti di approfondimento.
Il problema dell’inceneritore riguarda tutti noi abitanti della Provincia di Rimini. Perciò ti chiediamo di collaborare per raggiungere il più vasto numero di persone. Più siamo e più forza abbiamo di far sentire la nostra voce presso i nostri politici. Facciamo sentire i nostri diritti di cittadini in questo periodo prima delle elezioni. Sei pregato di iscriverti e aderire se vuoi ricevere le nostre comunicazioni e mantenerti informato sul problema dell’inceneritore.
Dalla nostra ricerca sul campo risulta che le tecnologie per separare e recuperare materia a freddo in Italia sono operative da molti anni . Questo fatto va confrontato con le prescrizioni in materia di rifiuti della legislazione nazionale ed europea.
Il Dlgs. n. 152/2006 (artt. 179 e 181) stabilisce per la gestione dei rifiuti i seguenti criteri di priorità:
a) il riutilizzo, il reimpiego ed il riciclaggio;
b) le altre forme di recupero per ottenere materia prima secondaria dai rifiuti;
c) l’adozione di misure economiche e la previsione di condizioni di appalto che prescrivano l’impiego dei materiali recuperati dai rifiuti al fine di favorire il mercato di tali materiali;
d) l’utilizzazione dei rifiuti come mezzo per produrre energia.
Va sottolineato che in questa gerarchia il recupero energetico è previsto solo come ultima soluzione. E, in ogni caso, è conveniente produrre energia dalla frazione umida del rifiuto perché ha una resa maggiore e un impatto ambientale decisamente inferiore.
Margherita Bologna
(Comitato per l’energia pulita – Riccione)