Nasce il club della buona cucina a San Clemente. Ne sono autori un gruppo di gioavni amici. L’Italia è famosa nel mondo per la qualità del cibo. Gli italiani, ed in particolare i romagnoli, per il carattere estroverso e l’amore per lo stare insieme. Come direbbe uno chef: “Unendo i due ingredienti si ottiene un risultato squisito”. Ed è proprio ciò che hanno fatto alcuni appassionati della provincia di Rimini, Selvaggia (istruttrice federale fitness), cuochi (Guido Villa), enologi, e semplici appassionati dei fornelli hanno costituito un’Associazione Culturale, “La Cicciallegra”, che trova la sua massima espressione nel sito che la rappresenta: www.lacicciallegra.it.
Sede a San Clemente, per capire di cosa si tratta, dicono: “La sua matrice è ben evidente, basta sfogliare qualche ricetta: tutte tipicità, piatti magari semplici ma decisamente rappresentativi di uno spaccato saporito d’Italia. Dalla Valle d’Aosta alla Sardegna, passando per la Toscana, l’Emilia Romagna, la Calabria; un unico, prezioso scrigno che contiene le tipicità dell’Italia a tavola.
Cucina tradizionale, rustica, legata ad antichi sapori, quella in totale antitesi con il terribile “take away” (portare via) dei tempi moderni. La riscoperta di primizie locali, di erbette del luogo, di tipicità autoctone per creare piatti vecchi ma attualissimi, poveri ma succulenti”.
Sul sito, ricette, pubblicate sia dagli amministratori sia dagli utenti, foto dei piatti, ma anche suggerimenti enologici, forum tematici, uno chef on line pronto a consigliare, ricette per celiaci, menù esotici, persino consigli ed esercizi ginnici per smaltire a casa gli effetti collaterali della gustosa tavola. L’obiettivo dichiarato è quello di creare una grande comunità telematica di appassionati dei fornelli che. Dice uno dei fondatori: “Speriamo di diventare la Wikipedia della cucina: la più grande enciclopedia culinaria creata direttamente dagli utenti del web, con qualche piccola chicca regalata dai nostri professionisti”. Ovviamente, tutto assolutamente gratuito, che al giorno d’oggi non guasta.
Germano Di Lecce