CULTURA
– Igino Righetti nacque a Riccione il 3 Marzo 1904. Al termine degli studi classici (a Rimini e a Bologna) maturò l’idea di istituire l’Università popolare a Rimini (1921). Avviò poi la pubblicazione del bollettino mensile Ariminum e la collaborazione al settimanale dei cattolici riminesi l’Ausa, entrando in diretta polemica con il Partito Fascista.
Nonostante il trasferimento a Roma, egli non abbandonò l’impegno in Diocesi; il vescovo di Rimini Mons. Vincenzo Scozzoli lo volle a fianco nella fase di rilancio dell’Azione Cattolica, nominandolo Segretario della Giunta Diocesana di AC, poi Presidente nel 1927.
Entrò a far parte del Circolo Universitario Cattolico Romano e venne a contatto con la FUCI, associazione che difendeva la libertà di insegnamento, l’autonomia dell’Università dal potere politico, la partecipazione studentesca e la libertà della scuola.
Dall’inizio del 1928 Righetti diede vita al foglio Azione fucina e portò da Bologna a Roma la rivista Studium per farne l’organo diretto e più autorevole dell’opera culturale della Federazione. Al congresso di Bologna del 1925 Righetti venne nominato reggente e, poco dopo, fu designato Presidente, in contemporanea alla nomina di assistente ecclesiastico di Mons. Giovanni Battista Montini (futuro Papa Paolo VI). Iniziò così un fervido decennio di lavori nel quale Rigetti diede alla FUCI una salda struttura, ne rafforzò il collegamento con l’AC, intensificando le attività religiose e culturali, malgrado l’avversità del Regime, che sciolse i circoli della Fuci il 31 Maggio 1931.
Nel 1933 Righetti fu chiamato a dare vita al Movimento dei Laureati Cattolici e, contemporaneamente, alle Settimane di cultura religiosa a Camaldoli, che divennero un vero e proprio laboratorio della Costituente repubblicana.
Igino Righetti morì il 17 Marzo 1939. Il suo breve percorso di vita fu un’incessante dedizione alla formazione culturale e spirituale, svolta con zelo, equilibrio, competenza e apertura al dialogo, nella linea di un cattolicesimo militante anticipatore per molti aspetti del Concilio Vaticano II.
Per ricordarne la figura, gli è stato dedicato un monumento collocato nell’ampia rientranza nel fianco della casa che dà sulla piazza vicino al corso Fratelli Cervi. L’opera l’ha realizzata, Anselmo Giardini, un’artista riccionese vero con grandi capacità tecniche ed espressive.