– Tutt’e due culturalemnte di sinistra, Cristian D’Andrea per il centrosinistra e Pierino Falcinelli (alle ultime elezioni a capo di una loista civica contro D’Andrea) per il centrodestra si contenderanno la poltrona di sindaco in palio il prossimo 7 giuno.
Si avvicina la scadenza elettorale e, come le patate, sotto traccia si stanno definendo le compagini che si contenderanno l’ambita poltrona di sindaco del comune di San Clemente. L’attuale giunta e l’attuale consiglio comunale avevano ereditato una situazione che eufemisticamente poteva essere definita confusa. Tutto il mandato non è bastato al sindaco Cristian D’Andrea ed ai suoi per sistemare situazioni che definire poco chiare è un modo per fare la figura degli ingenui.
E questo è comprensibile perché nel mondo della politica la chiarezza è un problema, l’onestà un difetto, la comunicazione uno strumento. E se anche si volesse essere chiari non si potrebbe perché subentrerebbero le leggi che tutelano i delinquenti, i sindacati che tutelano i fannulloni, gli interessi dei partiti che tutelano gli interessi di chi li foraggia. Insomma, cari cittadini Pantalone siamo noi e paga solo Pantalone.
Ereditata una situazione di sviluppo edilizio sbagliato, con un paese in mano ai “costruttori”, si è ritrovata aree popolate ancor prima che vi fossero i servizi, case che crescevano con un ritmo frenetico senza infrastrutture adeguate. E i problemi sono nati in fretta. Molto cemento è stato fermato, molto gestito, ma nonostante tutto in parecchi punti San Clemente è simile alla peggiore Sesto San Giovanni.
Tutto questo lavoro di correzione, sostiene l’attuale amministrazione, ha sottratto energie e tempo alla realizzazione di cose nuove ed al lancio delle tante idee andate in cantiere solo negli ultimi mesi. Recupero dei centri storici e zona industriale sono due nodi importanti che il futuro impegneranno gli amministratori sanclementesi e D’andrea e i suoi si dicono pronti per importanti realizzazioni Per quanto riguarda il sociale l’impegno è stato notevole: pochi sono i comuni della zona con una importante serie di manifestazioni come quelle che si svolgono a San Clemente: ora quelle manifestazioni sono da fare crescere.
Per quanto riguarda i progetti di rilevanza intercomunale, il sindaco ed i suoi sostengono di essere comunque attenti all’impatto di queste con il territorio sanclementese e i problemi che dovessero nascere per i cittadini. Sui personaggi che dovrebbero accompagnare D’Andrea nel prossimo mandato c’è ancora mistero, ma buona parte della compagine dovrebbe essere confermata, con qualche giovane innesto in consiglio comunale e un paio in giunta. Dall’altra parte, per il centrodestra, le cose non sono ancora ben definite anche se sembra ormai celebrato il matrimonio fra Obiettivo San Clemente e il Popolo delle libertà. Ancora molti i mal di pancia e un po’ di musi lunghi fra i dirigenti provinciali del partito del premier ai quali certe conversioni politiche non sembrano dettate dal convincimento ideale ma da altro. Si racconta che alcuni sponsor di questa compagine provengano dalla sinistra più convinta, ma, si sa solo gli stupidi non cambiano opinione e quindi tutto è lecito. Lecito anche cambiare opinione se non si vedono tutelati propri interessi, per carità!
In tutto questo spicca il lavoro di una persona onesta ed integerrima che è il coordinatore del partito, Quaranta, che si appoggia soprattutto su giovani di provata fede e adeguata cultura politica. Questo dovrebbe aiutare a recuperare un mandato di minoranza debole e poco visibile e portare al confronto una lista sicuramente civica che potrebbe avere grandi possibilità di una vittoria storica nel comune un tempo solo rosso, visti anche gli esiti delle ultime elezioni in cui i partiti dell’allora casa delle libertà avevano conquistato la maggioranza dei voti. Lo scontro potrebbe essere D’Andrea contro Falcinelli. Le prossime puntate saranno sicuramente più interessanti e noi, crisi e Dio permettendo ci saremo.
di Claudio Casadei