– Ecco lo studio condotto dalla Facoltà di Scienze statistiche dell’Università di Rimini, per conto di Camera di Commercio, Agenzia di marketing turistico Riviera di Rimini e Convention Bureau (periodo settembre 2007 – gennaio 2008 intervistando 1.184 mancati clienti).
Qualità ambientale e attrattive culturali rappresentano il 55% dei motivi alla base della scelta della destinazione turistica. L’ambiente è considerato il più importante elemento di svantaggio competitivo della Riviera. Chi scarta la nostra Riviera lo fa perché non gli piace l’ambiente (34%), per la confusione (22,6%), perché ci è già venuto o non interessa (18,9%), per il mare sporco (15,1%), per l’accessibilità (5,7%).
I tre fattori più importanti che inducono i potenziali clienti a scegliere un’altra destinazione sono: ambiente (49%), attrattive culturali (15,1%), tranquillità (6,2%).
Gli esperti che hanno condotto la ricerca consigliano: “Occorre riqualificare e migliorare l’offerta balneare con contenuti ambientali e culturali di eccellenza. Rendere più efficace la comunicazione evidenziando gli elementi di innovazione e qualificazione. Lo sforzo fatto dalla Riviera di compensare con i prezzi i deficit delle altre componenti non ha un corrispondente successo”.
Bene, di fronte a questa situazione, torniamo nella nostra Cattolica. Prendiamo i 1.900 cittadini che hanno risposto al questionario dell’Associazione Arcobaleno. E’ unanime la critica: semplici cittadini, operatori economici e turistici. Traffico insostenibile nelle arterie di entrata e uscita dalla città. Stessa situazione pesante anche nelle strade del centro turistico. Pensiamo d’estate alle decine di bus che scaricano i clienti davanti gli alberghi. Via Carducci, Lungomare, ecc. bloccate. Il bus terminal? Le navette? E poi l’immagine complessiva della città. Strade e marciapiedi devastati e pericolosi, segnaletica orizzontale evanescente, carenza di parcheggi, pochissimo verde pubblico, scarsa pulizia… e il tutto in un contesto di una città esageratamente cementificata.
Un’altro fattore sta emergendo: un contrasto tra centro e periferia strisciante che provoca segni di rigetto verso il turismo; un conflitto cittadino/turista. Da molti anni la distribuzione delle risorse pubbliche e delle opportunità di vivibilità, hanno creato un divario tra centro e periferia. E’ interesse di tutti che questo sia colmato al più presto. L’immagine della città vive nella sua completezza. Anche pezzi di centro sono considerati dai propri residenti ormai come periferia.
Un campione di circa 200 operatori economici hanno questa visione della nostra città.
Cattolica troppo cementificata (89%); insufficienza di verde pubblico (62%); traffico troppo intenso (90%); strade insoddisfacenti (89%); marciapiedi malridotti (85%); parcheggi insufficienti (75%); problema sicurezza (71%). I servizi al turismo sono considerati sufficienti (55%), ma la qualità scarseggia (41%).
di Ecci