SAN CLEMENTE
– Via Cerro, “gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare!”. Il noto motto di Bartali si adatta quasi beffardamente alla presa di coscienza assunta da tutto il Consiglio di San Clemente nel corso dell’ultima seduta: maggioranza ed opposizione hanno votato all’unanimità una mozione che vedeva all’ordine del giorno la presa d’atto del pessimo stato del percorso stradale di via Cerro ed esprimeva la volontà del suo rifacimento.
La mozione, per altro promossa dagli oppositori del Pdl, pur nelle tante contingenze amministrative, non pare certo far onore all’efficienza amministrativa e al buon governo degli enti locali.
Tutto il Consiglio comunale sanclementese, in sostanza, approvando la presa d’atto proposta dal Pdl è come se avesse deliberato che lo stato attuale di via Cerro di Sant’Andrea in Casale non fosse del tutto dissimile dal pessimo stato in cui si trovava il manto stradale del Colle del Galibier al tempo in cui il grande Gino Bartali – richiamato nel motto – vinse il suo primo Tour de France.
L’unanime accoglimento della mozione del centrodestra si può certo leggere come una tregua politica della maggioranza alle sferzate dell’opposizione, la favorevole delibera consigliare, però, non può certo far abbandonare l’attenzione sulla realtà del problema.
“Signor assessore Gambuti, la prego di illustrarci le modalità e i termini entro cui l’amministrazione di San Clemente intende intervenire su via Cerro – richiede dai banchi dell’opposizione il giovane consigliere del Pdl Giovanni De Vincentis –. E’ chiara la necessità di un intervento serio per la cura del manto ma ci si aspetterebbe anche un intervento, per così dire, meno serio, per la chiusura di buona parte delle tante buche che interessano quel percorso stradale”.
Lapidaria e inequivocabile giunge la risposta del non certo loquace Gambuti, l’assessore esterno ai Lavori pubblici residente a Coriano.
“Vista la presa d’atto di questo consiglio gli interventi su via Cerro si effettueranno nel corso del prossimo anno, compatibilmente con le risorse del bilancio”. Come dire: se potremo, faremo.