SAN CLEMENTE – L’INTERVISTA
di Claudio Casadei
– Marco Vescovelli vive a San Clemente capoluogo con la sua compagna, con la quale convolerà presto a giuste nozze, ed il suo unico vero direttore è il figlio di 20 mesi. Lavora in comune a Riccione da 10 anni come tecnico presso il settore ambiente.
Lo abbiamo voluto disturbare per conoscerlo meglio: dieci domane e dieci risposte per capire chi è il consigliere più pignolo, spigoloso dicono i detrattori, del consiglio comunale
Lei fa politica da tanti anni. E´ una passione, è una forma di masochismo o la ricerca di qualcosa di utile?
“È una passione, non direi proprio politica, perché oggi come tanto tempo fa, non ho tessere di partiti in tasca; mi è sempre piaciuto poter fare qualcosa per la collettività, perché vedo tutti i giorni molte persone che vengono nel mio ufficio (a Riccione) a chiedere le cose più disparate, che a volte i politici ‘non vedono’ ed allora ho pensato di poter fare qualche cosa di buono per il mio paese”.
Il mondo attorno a lei, magari limitiamoci a San Clemente, dalla prima volta che si è seduto in Consiglio comunale com´è cambiato? Son più gli amici “trovati” o quelli persi?
“Beh, direi che in questa tornata elettorale, sono cambiate molte persone; gli amici sono rimasti quelli di sempre, anzi se posso permettermi sono anche aumentati, naturalmente tra i colleghi spesso c’è attrito, perché sono un po’ puntiglioso, però non siamo mai arrivati agli insulti (all’interno dell’agone politico); fuori siamo tutti concittadini ed e giusto pensarla anche in maniera diversa, ma senza rancori”.
Poco prima che lei incontrasse Pierino Falcinelli e il suo progetto, si racconta che stesse per diventare segretario del Pds. Come ha fatto a schivare il pericolo?
“Pds, ma per seri contrasti con il direttivo e gli amministratori dell’epoca, che si sottraevano alle mie richieste di informazioni, diciamo che il progetto è subito naufragato, si parla del 2001. Quando c’era, e forse c’è ancora uno scollamento totale tra il direttivo (politica) e gli amministratori, e forse è anche per questo che la gente comune si è disaffezionata alla politica”.
Lei è il capolista di “Obiettivo San Clemente” una lista ancora autenticamente civica. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell´avere le mani libere?
“Per essere un po’ materiali, la mancanza di un partito alle spalle, implica una ricerca continua dei fondi per poter sostenere le pubblicazioni, manifesti, volantini, ecc. Ci autofinanziamo, anche per le eventuali verifiche legali che in questi anni abbiamo chiesto ed approfondito. I vantaggi invece sono quelli che possiamo decidere e valutare in piena autonomia, senza dover rispettare equilibri sovra comunali”.
Se fosse sindaco di questo comune, senza scrivere inutili libri dei sogni, che cosa realizzerebbe immediatamente?
“Una seria rivisitazione della zona industriale di Sant’Andrea, al fine di poter rispondere alle richieste delle aziende (modifica della società di gestione e tempi certi di avvio), rivitalizzare il capoluogo, con interventi pubblico-privato per la riapertura di attività commerciali; risposta alle richieste di servizi per i nuovi cittadini (trasporto pubblico, servizi scolastici ed extrascolastici in collaborazione con alcune realtà esistenti)”.
La maniera di fare politica del suo gruppo è giudicata quasi unanimemente troppo puntigliosa. Lei non pensa che potrebbe dire ed ottenere gli stessi risultati con comportamenti più “caserecci”?
“Probabilmente sì, ma senza tecnicismi, spesso e volentieri non si sarebbe raggiunto il risultato per molti temi, urbanistici, tutela del territorio, sanità ecc. perché poi in consiglio non sempre si hanno le competenze specifiche per la risposta a numerosi problemi sollevati (per mancanza delle conoscenze da parte dell’amministratore di turno o perché non è presente il responsabile)”.
Cosa le piace o non le piace di questa maggioranza?
“La determinazione nel portare avanti alcuni temi, PUA (Piani urbanistici attuativi) della zona industriale di Sant’Andrea, accordi di programma per lo sviluppo di alcune aziende, creazione di una rete di percorsi ciclo pedonali naturalistici. Non mi piace il modo di gestire i grandi temi del territorio, sviluppo delle aziende, nuovo strumento urbanistico e varianti in corso, nonché la mancanza di un riconoscimento per gli apporti durante le discussioni politiche”.
Sta già lavorando col Pdl per le prossime elezioni. Lista Unica o doppia che conviene?
“No, sinceramente non stiamo lavorando per la lista col Pdl, anche perché non abbiamo avuto nessun tipo di incontro, e come è successo per le scorse elezioni, ci siamo mossi come una vera e propria lista civica, incontrando tutte le forze politiche e traendo le dovute conclusioni”.
Avviso ai naviganti: dica qualcosa ai sanclementesi.
“Chiedo di essere più partecipi alla vita amministrativa, perché nei prossimi 2 anni si andranno ad approvare degli strumenti che rivoluzioneranno il nostro comune: il nuovo Piano Urbanistico Attuativo della zona industriale, con la previsione di 176.000 mq di nuovi capannoni e 13.000 mq di nuovi appartamenti (quasi 200 appartamenti), il nuovo ponte sul Conca che riverserà tutto il traffico sulla già congestionata via Trado, nuovo Piano strutturale comunale (piano regolatore), Azienda Servizi alla Persona (che gestirà tutti i beni della fondazione Del Bianco e ne verranno delegati i servizi all’infanzia da parte del comune)”.