Le sue puntate sono precedute da una attenta e certosina raccolta presso gli amici e alcuni luoghi pubblici: chiese, supermercati, scuole. In novembre, era davanti al Conad Rio Agina di Misano Adriatico. Incrocia Katia Serafini, impiegata allo Ial di Riccione. Si scambiano un po’ di chiacchiere; fanno conoscenza. Dice Katia: “Forse la posso aiutare. Propongo al preside Paolo Semprini una cena di beneficenza nella nostra scuola”. Così l’11 dicembre, presso l’istituto riccionese si raccolgono un centinaio di persone. Per loro cucinano e servono i ragazzi della stessa scuola. E’ una bella serata che educa, coinvolge e fa comunità. Sono raccolti 1.100 euro; 300 dei quali vanno ai Ragazzi di Bucarest attraverso il volontariato di Jerry e Antonio Manzo. Il resto invece sarà portato da Salvadori in Bielorusia; sempre in una casa di madre Teresa.
“Grazie – afferma Salvadori -. Grazie ai ragazzi che hanno cucinato, ai ragazzi che hanno servito, ai ragazzi che si sono impegnati dalla mattina fino alla sera. Un grazie particolare va al preside Semprini e alla Katia”. Non è la prima volta che la scuola professionale riccionese si apre alla comunità organizzando pranzi di beneficenza.
Da parte sua il prossimo viaggio di Salvadori sarà in Bielorussia. Dice: “Sotto le feste di Natale mi sono giunti due donazioni inaspettate. Da Alessio Lanzillotti (Milano) e Stefano Antonioli (Riccione). Durante il primo viaggio a Calcutta, nel ’97, Salvadori incontrò anche madre Teresa alla quale promise che avrebbe fatto almeno un viaggio l’anno. Salvadori: “Per me era santa già in vita; lei mi dà molta forza quando faccio le questue in chiesa o davanti alle Conad. In questi anni le persone che hanno contribuito sono più o meno le stesse. Ringrazio di vivo cuore i don Maurizio, Giorgio e Tarcisio; don Giuseppe Vaccarini di Miramare, don Angelo di Misano Monte, Roberto Moltrasio di Como, Maria Protti di Riccione e Mila Paradisi di Miramare”.