L’INCHIESTA
di Enzo Cecchini
Il degrado dei quartieri periferici mette a rischio la coesione sociale. Molti cittadini mettono sotto accusa una gestione delle risorse che privilegia solo turismo e centro cittadino
– Nell’attuale scontro tra Comitato Macanno da una parte e giunta comunale e Pd (solo una parte?) dall’altra, si possono leggere segnali che vanno oltre ad una vicenda che vede, in sostanza, un quartiere preso per i fondelli negando ciò che era stato promesso in campagna elettorale. In pratica la Casa Cerri doveva diventare il centro sociale del quartiere (ci sono delibere fin dal 1980). Luogo d’incontro per anziani e non solo, ma anche luogo della memoria, visto che quell’edificio, testimone di una storica architettura rurale, è l’ultimo rimasto in piedi.
La prima riflessione. I cittadini organizzati nel Comitato Macanno affermano un’identità storico/culturale partendo da un luogo simbolo (la casa Cerri). Ma lo fanno in maniera autonoma, chiedendo alla politica solo di farsi carico di questa esigenza. Non c’è stato il tradizionale filtro/controllo del partito. Ecco allora che il partito matura la sua “vendetta” negando una cosa promessa, accampando ragioni di costi e di spazi che sono facilmente superabili. Il partito, i partiti non sono interessati alla partecipazione dal basso; il percorso su ogni cosa deve passare attraverso i suoi meccanismi interni, dove le scelte devono essere filtrate alla luce di interessi confessabili e inconfessabili, dove il tutto deve essere finalizzato alla costruzione del consenso, del controllo sociale, del territorio e degli affari.
Ma c’è un’altra riflessione da fare. C’è un nodo che dopo anni di percorso sotto traccia e sottovalutazione, è venuto fuori in tutta la sua gravità dai risultati del Questionario/sondaggio dell’Arcobaleno. I cittadini, potendo esprimersi liberamente, hanno manifestato con precise critiche e accuse quel latente contrasto tra periferia e centro. Il sostanziale abbandono dei quartieri periferici, il degrado diffuso, la carenza di servizi hanno peggiorato la situazione. Ma la cosa più grave è che questo porta una parte di cittadini ad una sorta di ostilità verso la nostra prima attività economica: il turismo.
Nel sondaggio dell’Arcobaleno mancava una specifica domanda su questo presunto scontro tra periferia e centro, eppure sono state decine e decine i commenti su questo problema espressi liberamente e spontaneamente. Allora rifacciamo il giro dei quartieri per leggere qualcosina delle oltre 2mila osservazioni scritte dai cittadini.
MACANNO
“Facciamo qualcosa per i cittadini, non solo per i turisti” – “Cattolica è una bellissima città per il turismo, ma non per chi vive tutto l’anno, specialmente in periferia” – “Si tende a curare di più il centro perché c’è il turismo, ma le tasse le paghiamo tutti” – “Piazza 1° Maggio, piazza Nettuno, piazza del Comune e viale Bovio, queste sono belle. Invece le vie periferiche fanno pietà!!!” – “Penso che a Cattolica tutto il lavoro che si fa per lo sviluppo sia solo a favore di chi opera nel turismo. Per quelli al di fuori si fa ben poco” – “Manca un’adeguata manutenzione del verde pubblico e strade/marciapiedi nelle zone di periferia lontano dal mare. Ci sembra di essere cittadini di ‘serie C2’. Ma quando è ora di pagare, paghiamo come gli altri” – “Bisogna pensare anche ai cittadini dei quartieri Macanno e Ventena, non solo al centro. Siamo tutti cittadini di Cattolica e paghiamo le tasse anche noi, forse di più!” – “La periferia è troppo abbandonata, si pensa solo a Cattolica centro e mare. Ci sono solo gli albergatori? Noi non siamo cattolichini? Non paghiamo le tasse come loro? (Rettifico), loro evadono, noi no. Aggiustare il manto stradale e l’illuminazione anche da noi” – “Le vie del Macanno d’estate vengono pulite ogni due settimane, in centro tutti i giorni. Ma i nostri soldi non sono uguali?” – “Oltre al centro va curata anche la ‘periferia Bronx’, poiché anche noi paghiamo le tasse” – “Io vivendo in periferia (via Carpignola), ma pagando le tasse come chi abita in centro, non mi sento tutelata né presa in considerazione per quanto riguarda i servizi ambientali (potatura degli alberi, rasatura dell’erba, ecc.), e i servizi stradali (le strade hanno avvalli e mancano marciapiedi)… mi sono rivolta diverse volte presso gli uffici comunali competenti” – “Tenendo conto della pesante situazione finanziaria, l’impressione è che vengano privilegiati il settore turistico e le zone cittadine dedicate, a scapito degli altri quartieri e relative infrastrutture (strade, marciapiedi, verde pubblico). Potere delle associazioni di categoria (costi sociali, ma utili privati)” “Gli unici ad essere contenti sono i turisti. Per chi vive soprattutto nei quartieri strade disfatte, niente aree verdi pulite e in buono stato. Vanno curate le zone-quartieri al di fuori della zona mare e centrale (verde, strade, marciapiedi, presenza di vigili)”.
VENTENA
“Vanno create più strutture sopra la ferrovia, cioè per i cittadini e non per il turismo che ne ha già abbastanza” – “In tutto il territorio comunale si pagano le tasse e non solo nella zona mare, dove si buttano soldi in arredi urbani. Più servizi anche in periferia” – “I quartieri periferici sono trascurati”.
TORCONCA
“Ritengo che le periferie di Cattolica debbano avere più servizi d’informazione e più servizi di trasporto pubblico. Uffici e servizi sono tutti in centro” – “Il centro di Cattolica è ben strutturato, ma la periferia è lasciata in uno stato di abbandono riguardo le strade , marciapiedi, taglio dell’erba in primavera e la presenza dei vigili e carabinieri” – “Ritengo che il Comune sposi troppo le esigenze turistiche (per nulla eco-compatibili) e troppo poco quelle dei suoi cittadini (quartieri periferici poco curati). Nella mia zona via Emilia Romagna traffico elevatissimo e pericoloso, inquinamento acustico e dell’aria”…
Ma c’è di più: il degrado della città e uno sviluppo poco armonico ed equilibrato, ha portato pezzi di zone del centro a sentirsi periferia. Leggiamo cosa scrivono alle Casette, Porto e Violina…
CASETTE
“Penso che Cattolica sia troppo attenta a soddisfare le richieste turistiche e poco attenta ai fabbisogni dei cittadini (vedi marciapiedi non praticabili da carrozzine e passeggini e le strade altamente dissestate). E’ vero che il turismo è il nostro pane, ma noi cittadini siamo il cuore, il cervello e il braccio della città e dovremmo essere più rispettati” – “E’ ora che si facciano interventi significativi anche nelle periferie! E non solo in centro e al mare, visto che anche noi paghiamo le tasse!”…
PORTO
“C’è troppa differenza tra centro e periferia. Non devono esistere cittadini di serie A e serie B” – “I quartieri turistici godono sicuramente di un occhio di riguardo rispetto alle zone più periferiche. Questo vale per i parchi, le strade, i marciapiedi”…
VIOLINA
“Cattolica è divisa in due: centro e periferia. Il centro è curato, mentre la periferia manca sia della pulizia delle strade che della manutenzione delle stesse e dei relativi marciapiedi, manca la cura del verde” – “Cattolica si deve adoperare per tutti, non solo per albergatori e bagnini” – “Più attenzione a chi vive la città tutto l’anno, per il turismo è stato fatto abbastanza. Non fate comandare gli albergatori” – “Non si deve stare a sentire solo gli albergatori e i bagnini. Non si deve dare tutto solo a loro”…