SALUDECIO: la fede
– Umanità ed emozioni nei pensieri che i devoti vergano su un quaderno posto nella cappella della chiesa di san Biagio a Saludecio, che ospita le spoglie del beato Amato. Chiedono un po’ di pace: la salute, il lavoro, il bene dei propri cari. Ecco, raccolti alla rinfusa alcuni “richieste” all’amico Amato. Sono riportate così come sono state scritte.
16.10.2010 – “Beato Amato proteggi la mia famiglia”.
23.10.2010 – “Caro beato Amato, oggi non posso essere fisicamente a Bologna al pellegrinaggio per la mia amica ***. Ti affido a te e prego per la sua completa guarigione, perché possa tornare a cantare le lodi al Signore. Tu che sei un pellegrino, accompagnala in questo viaggio”.
In inglese. “Noi veniamo dalla Germania, l’Italia è meravigliosa”.
“Beato Amato, aiuta me e la mia famiglia. Non stiamo bene economicamente e le liti sono all’ordine del giorno. Il mio fidanzato è ospite da noi e ci sono problemi economici anche da parte sua, perché la sua famiglia non ci aiuta. Ti prego, veglia sulla nostra famiglia e donaci serenità”.
“Beato Amato, grazie di tanta grazie ricevuta, specialmente dai nostri figli cari, vostra protezione e Gesù Bambino”.
“Ciao beato Amato, credo in te e ci aiuterai a trovare un po’ di pace. Io mi impegno con tutto il cuore a dare tranquillità e amore al prossimo. Ciao”.
Sono tante le pagine raccolto in questo speciale quaderno. Leggerle è un viaggio silenzioso nel mistero, nella fragilità e nelle speranze dell’uomo. Un infuso di “preghiere” che nascono dal cuore, che ti fanno chiedere a che cosa serve l’uomo?