L’INTERVENTO
Nei miei ricordi per percorrere il tratto da Via Nazario Sauro fino alla “casa Cantoniera” (Via Oriolo) significava impiegarci delle buone mezze ore soprattutto in corrispondenza del semaforo che regolava il traffico all’altezza di via Saludecese (ora S. Allende).
Il nuovo tracciato che ha liberato le strade di Cattolica dalle code è stato un toccasana, ma non si capisce per quale ragione una curva sia stata progettata e realizzata con un doppio raggio di curvatura… quella all’altezza dell’ospedale di Cattolica.
In genere curve con raggio variabile sono riservate alle piste dove il pilota deve dare mostra delle proprie capacità di guida, ma sulla strada “normale” sono da evitarsi. Questo è quello che mi è stato insegnato nel mio corso di studio.
In questo caso (della SS16) il progettista di allora ha messo in strada (ordinaria) ciò che dovrebbe stare solo in pista.
Sono passati molti anni (oltre 40) molti incidenti alcuni gravi con morti ed altri meno, mai nessuno che abbia pensato di modificare il tracciato della curva.
La curva in sé (forse) non sarebbe pericolosa se venisse segnalata in maniera adeguata e se venisse percorsa nel rispetto dei limiti di velocità, anche se devo dire che non è sufficiente: chi la percorre per la prima volta non conosce quale insidia nasconda il tracciato: il doppio raggio di curvatura! Non importa la direzione di marcia, qualunque essa sia, porta a sinistra. In un caso si invade la corsia opposta (Pesaro-Rimini), nell’altro si va contro il guard-rail. Pericolo sempre.
In questi ultimi anni, mi riferisco al periodo 2004-2009, l’amminstrazione comunale ci ha fatto sapere, successivamente ad altri incidenti disastrosi, di voler mettere in sicurezza la curva. Bel proposito!
E’ passato del tempo senza che si vedessero opere al riguardo, poi con la segnaletica orizzontale sono state fatte le due righe laterali alle corsie di marcia mescolando alla vernice bianca del materiale rifrangente.
Grande soluzione! Costata quanto? Non saprei e non mi interessa.
Durata quanto? Poco, al massimo poche settimane, poi tutto come prima, semplici righe bianche ai bordi delle corsie.
Ma delle opere per la messa in sucurezza del tratto più nulla, nel frattempo si muore ancora….
Se si crede che delle bande rumorose posizionate in prossimità della curva possano risolvere il problema è nettamente fuori strada (…). Già ci sono, ma non dissuadono ad andare più piano e non sono sufficienti per segnalare il tipo di curva che poi si dovrà percorrere.
Di fatto lì ancora si muore. Anche per colpa della (troppa) velocità. Mi domando come si possa sentire chi ha materialmente progettato e diretto i lavori di quel tratto si strada…
La soluzione più facile da attuare è quella del controllo (eletronico?) della velocità, ma poi senza meno modificare il tracciato. Un saluto.
Lettera firmata