ECCELLENZE
– Nutraceutico. Non è una parolaccia, significa l’azione benefica del cibo sull’organismo. L’elemento principe riconosciuto dagli studiosi è l’olio extravergine di oliva di frantoio. Quello autentico, nutre e cura. Vera e propria medicina, il correggiolo, il nostro cultivar, è classificato tra i migliori a livello mondiale. L’olio che si ricava è di altissima qualità: bassa acidità, aromi delicati, profumi belli.
Per il consumatore l’olio extravergine di oliva della provincia di Rimini è davvero a buon mercato. Un affare, un po’ come acquistare un abito firmato a prezzo di stoccaggio. I 7-8 euro al litro sono poca cosa rispetto al capitale (terra), lavoro e costi (concime, molitura).
Una delle eccellenze provinciali è l’oleificio Pasquinoni di Coriano e i 250 associati del Colcor (Cooperativa olivicoltori dei colli riminesi). Pasquinoni è sinonimo di qualità e serietà. La loro storia. Famiglia corianese legata alla terra, nel ’63 scendono a Rimini per migliori opportunità di vita. Aprono un ristorante che gestiranno per 15 anni. Il babbo Primo è un appassionato di olio, introduce a tavola lo stesso olio extravergine di oliva della famiglia. Fioccano gli elogi. Come spesso avviene, da cosa nasce cosa. Primo insieme ai fratelli Mario e Bruno pensano di aprire un frantoio, un’attività che non impegna che un paio di mesi l’anno e che ben si concilia con la ristorazione. Siamo nel 1968. Il testimone oggi è nelle mani di Silvano e Renzo, che ha ereditato la passione dai padri. I Pasquinoni hanno anche uliveto con 1.200 piante e rappresentano l’oleificio di riferimento per la cooperativa Colcor. Impiegano una ventina di addetti. Racconta Pasquinoni: “La collaborazione tra cooperativa e frantoio ha permesso di far conoscere l’olio delle nostre colline fuori dai confini provinciali. Prima ogni olivocoltore aveva la sua piccola quantità di prodotto da vendere in proprio. Così da un punto di vista commerciale ed economico non si va da nessuna parte. Insieme si migliora la qualità e la distribuzione. Pasquinoni-Colcor vendono la metà della produzione in provincia; il resto fuori”.
Negli ultimi 10 anni la produzione provinciale è raddoppiata, grazie alla spinta dell’assessorato all’Agricoltura della Provincia. E questo nonostante che siano pochi i ristoratori a puntare sull’olio extravergine delle nostre colline. Pasquinoni: “Ad averlo introdotto sono i ristoratori più sensibili, consci che l’olio di qualità esalti le pietanze. Ristoratori e consumatori devono entrare nell’ottica delle idee che l’olio di qualità è salute. Utilizzarlo con continuità significa cellule del cervello sveglie; combatte l’obesità nei bambini. E’ valido aiuto nella prevenzione di infarti e tumori”.
Cinquantotto anni, Silvano Pasquinoni si porta con sé una bottiglietta di olio extra vergine di oliva quando va al ristorante. Assapora l’olio, se non è di qualità, tira fuori il suo.
“Purtroppo – chiude la riflessione Pasquinoni – l’agricoltura è stata abbandonata dalle istituzioni; l’olio non va assolutamente lasciato cadere perché è troppo importante. Sarebbe bello se fosse utilizzato nella dieta dei nostri bambini a scuola”.