ECCELLENZE
– Uno spazio nuovo in tanti sensi. Soprattutto perché non è autoreferenziale ma guarda fuori per promuovere se stesso. La filosofia sottesa al suo concepimento sta in appena cinque gradini, quelli della scala di vetro trasparente, che portano al piano superiore e all’ufficio di Loris Casalboni, sopra gli spazi appena inaugurati di Oltremateria Lab, nella sede del Centro della ceramica a San Giovanni in Marignano.
Niente bulloni, solo un collante speciale che li tiene come sospesi nel vuoto tra pareti di cristallo. Ci si vede attraverso come fosse acqua: trasparenza, innovazione e pulizia. Oltremateria Lab non è uno showroom, è un laboratorio creato per dare la possibilità ai professionisti dell’edilizia, architetti, ingegneri e progettisti, di sperimentare nuove soluzioni per l’architettura, il design e sistemi applicativi innovativi e biocompatibili.
“Mettiamo a disposizione gli spazi di Oltremateria Lab ai professionisti che ne abbiano necessità – spiega Loris Casalboni, padre e curatore del progetto – creando così le premesse per nuove collaborazioni. Se un architetto ha bisogno di una postazione internet wireless, un pc e uno spazio per disegnare e fare ricerca, noi lo accogliamo. Parliamo e troviamo sinergie per dare a lui gli strumenti per lavorare e allo stesso tempo cerchiamo di promuovere il nostro prodotto, Oltremateria”.
Al centro di tutto, nel concreto c’è Oltremateria. Un progetto prima che un materiale per l’edilizia. Nato e usato da più di dieci anni, si tratta di ecomalte a base di acqua, ottenute senza l’utilizzo di sostanze nocive all’uomo, materiale per rivestimenti per superfici continue, ideato dallo stesso Loris Casalboni e ora assunto a brand di eccellenza a livello internazionale.
Il concetto di spazio aperto qui è applicato in maniera estensiva: aprirsi a una serie di proposte che non riguardano solo l’edilizia o l’arredo. Ospitare nuove idee significa oltrepassare il confine tra discipline per trovare un eclettismo che serva da stimolo. Oltremateria Lab sarà quindi luogo di lezione: corsi tecnici ma anche di giardinaggio e di storia dell’arte e del design, di cucina e di pittura. Si terranno qui conferenze e convegni per nuovi progetti e presentazioni letterarie.
Oltremateria Lab oltre ad essere un’idea nuova vuole diventare un punto di riferimento nazionale e locale. Un’opportunità anche per le aziende del nostro territorio. Ne sono l’esempio le partnership con realtà importanti del settore che hanno sede nel circondario come il Centro della Ceramica innanzi tutto, già polo di sperimentazione di materiali innovativi; Emmequadro, specializzata in posa in opera di arredamenti, cucine e complementi d’arredo; Termovetro per la lavorazione e realizzazione su misura di lastre ed elementi in vetro; il designer Davide Conti, per la consulenza sulla comunicazione e posizionamento del marchio e campagna pubblicitaria.
“Quello che ci guida – racconta ancora Casalboni – è la customizzazione, la personalizzazione. Partiamo da un prodotto a basso impatto ambientale, per il rivestimento di superfici. Ma può essere usato anche per altri tipi di soluzioni, come per esempio le opere d’arte”.
Accanto all’esposizione delle realizzazioni wellness di Progetto Hammam, dove l’applicazione di Oltremateria mette in atto la sua concezione originaria, al centro della lunga sala, grembo di Oltremateria Lab, campeggia la scultura realizzata dall’artista Lella Palumbo utilizzando cassetti decorati e “personalizzati” attraverso la malta ecocompatibile, oppure altri materiali come la lamiera di container. Altro artista di valore, Dario Galante. Qui la partnership è con altre importanti realtà come Art Container, nella rielaborazione in nuovo utilizzo di forme e contenitori creati per altri scopi. Tra questi c’è anche il cartone, concetto rielaborato e allargato da Kube Design. Segno che l’apertura a tutti i tipi di strada è completa è il fatto che non sia solo la pubblicizzazione di un prodotto, ma l’intento è quello di collaborare per migliorare e trovare di volta in volta soluzioni nuove nell’ottica dinamica di uno sviluppo continuo: “Noi lavoriamo soprattutto con i progettisti, quindi con architetti, ingegneri e desiger”, teste pensanti e non meri esecutori.