IL FATTO
di Domenico Chiericozzi
– Per l’ampliamento del padiglione fieristico di Morciano manca ancora l’accordo con una banca. Il fatto che non ci sia un istituto di credito come struttura portante all’operazione, è un dettaglio mica trascurabile: senza non si fa nulla. L’amministrazione comunale ha illustrato il progetto dell’ampliamento del padiglione lo scorso 12 luglio. L’opera sarà eseguita dal Csm (Consorzio Stabile Modenese), costituito dall’unione di dieci aziende della provincia di Modena, abili e competenti forestieri che si sono aggiudicati l’appalto.
“E’ una grande opportunità per la nostra città – ha detto il sindaco Claudio Battazza -. La metodologia con cui è stata concepita e organizzata l’operazione, il fatto che non sia stato attivato alcun motore immobiliare quindi nessun consumo del territorio, che si produca energia pulita ricavata dal sole e che il Comune realizzi un’opera strategica senza sborsare un euro, sono tutti elementi che rendono questa operazione senza precedenti, unica nel suo genere”.
Per quanto riguarda i tempi di realizzazione “la fiera di Morciano avrà un iter organizzativo breve – ha aggiunto l’ingegner Savorani del Csm -. Contiamo, infatti, di realizzare l’intero padiglione in sette-otto mesi. L’obiettivo è entrare in funzione con il fotovoltaico entro dicembre 2010 e consegnare la seconda parte del padiglione nei tempi giusti per la Fiera di San Gregorio” ha aggiunto.
I numeri sono stati forniti in forma aggregata. Previsti anche gli imprevisti. A darli è Giuseppe Chicchi, presidente onorario di Formae Soc. Coop, che ne curerà il progetto con l’architetto Barbara Turci: “Nei momenti di difficoltà cerchiamo di creare qualcosa di nuovo per sostenere imprese ed enti locali. Andremo a realizzare un impianto del valore di tre milioni e mezzo di euro, di cui il sessanta per cento inerente il fotovoltaico e il quaranta per cento opere civili. L’impianto in trenta anni produrrà sette milioni di euro che andranno a coprire il costo iniziale ovvero progetto, costruzione, imprevisti, riqualificazione dell’area etc. e gli oneri finanziari”.
Rendiconta l’attività fieristica Battazza: “Nell’ultimo anno abbiamo organizzato otto manifestazioni e per il 2011 ne abbiamo in cantiere almeno dieci. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione più spazio e creare una struttura che è unica nel suo genere nella provincia di Rimini. Il tutto a costo zero per il Comune e i suoi cittadini”. Ma è sempre finanza pubblica, perché tutto regge sul sistema degli incentivi. Ma qui il discorso si allargherebbe.
E’ l’ex sindaco di Rimini Giuseppe Chicchi a rimettere all’attenzione la questione fondamentale. Con un appello: “E’ decisivo che il sistema bancario ci segua, soprattutto là dove esistono convenzioni con la gestione della tesoreria degli enti locali. Queste operazioni sono operazioni a rischio zero, con piani finanziari garantiti e certificati”.
Stupisce, infatti, che il sistema bancario non abbia risposto. Forse perché per un banchiere il rischio zero non esiste? Se le manifestazioni fieristiche si faranno, e quante, è impossibile a dirsi con i tempi che corrono. Ma una cosa è certa. Se l’opera sarà realizzata, Morciano potrà godere di una nuova strategica piazza, fruibile anche senza manifestazioni.
Il progetto
– L’intervento aumenta la superficie di circa il doppio realizzando un nuovo edificio prefabbricato, posizionato parallelamente a quello esistente. Su entrambi i fabbricati, quello esistente e quello di nuova costruzione, saranno posizionati pannelli fotovoltaici per la produzione energia elettrica che formeranno un campo fotovoltaico di circa 500 Wp. Dalla vendita dell’energia prodotta all’Enel si otterranno le risorse finanziarie per ammortizzare l’intero investimento richiesto per la realizzazione dell’intervento. I due padiglioni, P1 e P2, saranno resi autonomi da ingressi indipendenti che consentono l’utilizzo degli stessi per due diverse manifestazioni simultanee consentendo maggio flessibilità nella gestione degli eventi.