E dello stile ormai più non si parla
l’esempio è Roma, e là sta gente guarda!
Si sente grande chi per campione
si è scelto lo sfasciar e non la costruzione.
E in mezzo poi ci va un popol sopito
che s’usa a proprio vezzo ed ambizione
Finendo per far come quel marito
Che se lo taglia per soddisfazione.
Direi ch’è benedetta quell’organizzazione
che la “violenza” fa lì, dove si puote.
Tutti la voglion, ma è qui a S. Clemente
e l’ama veramente anche la gente!
La pugilistica, dall’ultimo al campione
lo sai ch’è grande per la sua funzione,
E ogni ragazzin che il guanton veste
in disciplina e gran passione investe!
Lontan da sale giochi e altre schifezze,
lontan da vizi strani e vane promesse,
impara ad incassar che nella vita
far bene è più importante la partita.
S’impone disciplina anche l’adulto
che là sul sacco sfoga la sua rabbia,
e per la interior forza ha un gran costrutto
smaltisce le tossine di una vita in gabbia.
Deh, forse qualche d’un non pensò a tutto
e s’è capito che adatto non è il loco,
ma quello ch’è successo è proprio brutto
anche se tutti qui han ragione un poco.
E’ certo che non ama confusione
chi dopo un dia duro di lavoro
stanco sen torna alla magione
che assai gli costa in fatica ed oro.
Ma puzza un poco st’organizzazione
di rabbia eccessiva e tracotante
che stolta cede alla strumentalizzazione
di capopolo celato ed arrogante.
C’è poi chi il grido porta avanti
con lo spadone grosso e senza guanti.
Dimentico di regole ed educazione
Innalza troppo in alto la tenzone
Fornace torna ad ardere e la sua gente
di certo non ha torto per principio.
Ma prima di sparar tenga presente
ch’è bene dialogare con giudizio!
Non c’è da dar sentenze: è brutta
la convivenza qui arriva alla frutta!
Se a ogni error c’è chi strumentalizza
la società marcisce ed agonizza.
La storia di ogni attor di questa roba
ci dice che son tutti nella broda.
Lo sport è cosa bella, scuola di vita
Ma qualcun qui giocò la sua partita!
I risultati? Sotto gli occhi di tutti
siam generosi a dir che sono brutti.
Per cui l’accanimento che c’è stato
ci sembra inopportuno ed esagerato.
Lo sport, gioco di squadra di frequente,
affatto amato è dalla maggioranza
che rimasta è li imbelle, troppo silente
mentre qualcun cercava la mattanza.
Se alla gente va il vostro pensiero
fate cose che servan per davvero
E’ squallido chieder testè se l’errore
non è rubar per sé ma è solo amore.
E al branco che mostrò stretti li denti
è bello ricordar di esser più attenti
che quello che ci vuol da queste parti
servire deve a lor ma anche agli altri
In questi lochi in tanti han distrutto
quello che alla società tutta occorre
Vogliam stian bene tutti alla Fornace
E che lo sport ritrovi la sua pace.
Chissà, quando leggerem ste righe
la Pugilisitica che scelte avrà cercato
Lei certo non ha colpe in queste beghe
Nessun la può trafiggere al costato.
Chissà se il cielo sarà di nuovo sereno
e se a ‘sta guerra han messo un freno
Perché il timor del popolo normale
è di veder veleni, minacce e urlare.
A noi, che non amiam tutte ste scene
ci piace veder gente più serena,
che qui tra la gran crisi e le normali pene
siam già arrivati alla fatica estrema.
Ecco perché chiunque si sia votato
a legger il suo programma è rimandato.
E dove vuol che ci sia costruzione
per primo deve dar collaborazione.
Per cui noi, del popolo silente,
preserveremo la nostra buona fede
staremo attenti a chi s’è messo in mente
di usarci come e quando qualcun crede!
E nel frattempo non vorrem dar conto
del tanto amor di sport sol dichiarato.
Simil a chi di amar natura dicesi pronto
e nel frattempo gli ha già sparato!
Fausto Nottiberti