Un piatto discusso, presente nella memoria di pochi ma rimasto negli incubi di tanti che si ricordano i poverissimi ingredienti che ne costituivano il bouquet: un po’ di brodo vegetale, riso, patate e se si era nella stagione giusta un po’ di pomodoro.
Sant’Andrea, Castelleale, Casarola/Cà Bachino e San Clemente hanno preparato quattro piatti tra loro diversi. Quattro piatti che hanno come sempre messo in difficoltà la giuria di chef e gastronomi di chiara fama. Castelleale ha sbaragliato il campo e nella fresca serata del 13 giugno si è aggiudicato la pagnotta di bronzo del maestro Umberto Corsucci.
Edizione “risparmiosa” il Com’Una Volta di quest’anno. Ma nelle difficoltà spesso si trovano risorse insperate e “La Compagnia dei Ciarlatani” è stato un colpo di fortuna che ha allietato la serata di sabato 12 con uno spettacolo costruito su San Clemente, sul dialetto e sulle opere dei più importanti poeti romagnoli. Francesca Airaudo, Tiziano Paganelli, Mauro Vannucci, Francesco Tonti, Marco Bianchini e Alex Gabellini hanno fatto un lavoro splendido, coinvolgente scoprendo un po’ di più anche loro che la terra che calpestano è quella di Romagna. Nel pomeriggio Paolo Cavalli e i suoi ragazzi avevano, per il quarto anno consecutivo, ottenuto un importante successo con la passeggiata pomeridiana delle 500 Fiat: una colonna chiassosa e colorata di una settantina di macchine dalle forge più strane che ha invaso le colline ed i salotti di Cattolica e Riccione.
Claudio Casadei