LA LETTERA
– Caro Direttore,
ho visto purtroppo con ritardo l’articolo sul numero di giugno riguardante la nuova area produttiva di Raibano. Te lo dico sinceramente: lo trovo sbagliato e poco informato. Non è da te. O al più mi viene da pensare che sia stato scritto da un qualche consigliere di opposizione in uno dei tre Comuni, che in questa fase politica, nazionale e locale, di scontro totale su tutto, si sono schierati contro “a prescindere” anche su questo progetto, contrariamente a quanto avevano invece fatto anche in un recente passato.
Nel merito. Il polo industriale di Raibano, come quello di San Clemente e di Santarcangelo, serviranno (e presto, ci auguriamo, se questa maledetta crisi economica si avvierà verso la sua conclusione). Altro che inutile. Le scelte degli strumenti urbanistici provinciali (PTCP) dal 2001 dicono che nuovi sviluppi di aree produttive nella nostra Provincia saranno consentiti solo in queste tre aree, ecologicamente attrezzate (e queste due parole vogliono dire tantissime cose rispetto ad una corretta gestione del territorio). Se ripresa ci sarà, come tutti ci auguriamo, al di là di qualche vecchio capannone oggi sfitto, i possibili nuovi insediamenti potranno avvenire solo qui. La scommessa che i tre sindaci (di Riccione, di Coriano e di Misano), assieme alla Provincia di Rimini, hanno fatto in aprile, chiudendo la Conferenza di servizio per l’approvazione del nuovo Accordo di programma e poi a maggio con l’approvazione dei bilanci e la nomina del nuovo consiglio di amministarzione, va in questa direzione: un investimento sul prossimo futuro. Per realizzare le infrastrutturazioni di un’APEA occorrono diversi anni. Dunque pensando di avviare i lavori, come da cronoprogramma approvato, l’anno prossimo, nel 2012, i primi capannoni potranno essere operativi fra fine 2014 e inizio 2015. Non dico nulla sui ritardi e sui tempi impiegati per arrivare fin qui.
Le associazioni economiche e gli imprenditori hanno ragione di lamentare i tempi troppo lunghi di queste decisioni, ma è anche vero che gli investimenti necessari e le complicazioni burocratiche sono tanti e tante. Io, nel mio mandato, in mezzo a tantissime difficoltà nel dover gestire relazioni, tempi e decisioni con 5 enti, sono arrivato qui. E non era scontato. Ho fatto gli auguri di un fattivo lavoro al nuovo presidente, dott. Mauro Martini, perché riesca veramente a dare il via al primo colpo di ruspa l’anno prossimo.
Paolo Zaghini,
ex presidente dell’Area Produttiva di Raibano