Si è tenuto lo scorso 22 febbraio nella sala congressi dell’Sgr a Rimini.
Alcuni amministratori dei sette comuni della Valmarecchia Pesarese entrata a far parte della provincia di Rimini hanno raccontato il loro speciale quaderno con aspettative, speranze e problemi: la difesa idro-geologica al primo posto.
Sono intervenuti: Lorenzo Valenti (presidente della Comunità montana), Mauro Guerra (sindaco di San Leo), Riccardo Santolini (professore universitario a Urbino, già assessore al Comune di Rimini), Cesarino Romani (esperto in politiche dello sviluppo sostenibile). Stefano Casadei ha fatto gli onori di casa con l’introduzione. Ha rimarcato che la crisi economica di oggi prima ancora che tecnica è culturale e che la Valmarecchia riuscirà a diventare fattore attivo di crescita soltanto attraverso la propria identità, puntando ad uno sviluppo eco-sostenibile.
Sia Valenti (presidente della Comunità montana), sia Guerra (giovane sindaco di San Leo) hanno messo in evidenza la bellezza del territorio, il valore artistico e la fragilità delle colline martoriate da frane e smottamenti continui, che assorbono buona parte dei deboli bilanci comunali. Insomma, la sua difesa idro-geologica è prioritaria rispetto a qualsiasi intervento.
Il professor Santolini ha detto che la Valmarecchia è eccellenza storico-artistica di livello internazionale e che è sia un’opportunità, sia un tavolo di sperimentazione.