Sembra che anche i corianesi se lo siano un po’ dimenticato, se non per le ultime cronache, che lo vedono sgretolarsi sotto i colpi del tempo e del maltempo. Il campo vecchio sta cedendo, il muro del terrapieno che l’ha sorretto per quasi ottant’anni ha crepe così grosse che dentro ci si può infilare una mano. Le transenne lungo la strada dicono di stare alla larga perché è pericoloso. Ma non aggiungono altro. Non dicono che un pezzo di storia dello sport di paese se ne sta per andare, sepolta dal cemento. Non per via delle cedevolezze di una struttura che tradisce il peso degli anni.
Già da quando è stato inaugurato il nuovo centro sportivo, poco più a valle, l’amministrazione comunale aveva deciso di trasformare il vecchio campo da calcio in un lotto edificabile. Zona residenziale, appartamenti e parcheggi, al posto del rettangolo di gioco dove ha mosso i primi passi la formazione del Coriano, nei primi anni ’40, e dove generazioni di corianesi hanno imparato a tirar calci alla palla.
Già da qualche anno nessuno mette più piede e pallone all’interno del vecchio “Stadio G.i.l.”, sostituito da impianti più moderni e dalla “moda” del calcio a cinque. Così il campo vecchio è stato un po’ dimenticato e pochi conoscono la sorte a cui è destinato. I progetti sono infatti pronti, a breve l’amministrazione li renderà pubblici, dopo il parere della Soprintendenza. E per chi a Coriano ci vive, e magari in quel campo ci ha giocato, la fine del campo non sembra essere un dramma.
“Io ci sono cresciuto – ammette un signore, ha 50 anni e gli anni d’oro del vecchio stadio se li ricorda – ci giocavo che ero alto così. Che ci fanno delle residenze lo so solo ora. In fondo a me non cambia nulla, è tanto che non è più utilizzato. Fanno come gli pare, se non ci faranno delle palazzine ci verrà qualcos’altro”.
Anche a chi il campo ha l’età per averlo visto nascere la questione non sembra interessare più di tanto. Qualche anziano si trincera dietro un “Non mi interessa”, qualcun altro spende poche parole in più: “Sarebbe bello che restasse come spazio verde attrezzato. Ma se devo essere sincero non mi interessa più di tanto”.
Chi ha il gusto per la passeggiata all’aria aperta ha le idee un po’ più chiare. “È un peccato che ci vengano degli appartamenti – si rammarica un signore, al guinzaglio un piccolo meticcio pezzato –; forse una bella area con giochi per i bambini… sicuramente andrebbe risistemato visto che ora cade a pezzi”. Una coppia sportiva, passeggiata veloce mano nella mano, si ferma e sgrana gli occhi alla notizia: “No, non lo sapevamo che ci vogliono fare degli appartamenti. Ci dispiace, a noi piace il verde”. La passeggiata continua.
“Io non credo ci facciano degli appartamenti, visto che c’è il vincolo della Soprintendenza – spiega un altro –, ma prima sarebbe bene che sistemassero il muro che sta per crollare. Poi non so, un’area verde o magari dei parcheggi. Visto che non ce ne sono molti”.
Alcuni ragazzi, 18 anni circa, ammazzano il tempo in piazza. Loro nel vecchio campo ci hanno giocato, in passato, ma per poco: “Quando eravamo piccoli dovevamo scavalcare perché non era permesso andare a giocarci. Perché si allenavano le squadre. Il fatto è che qui non c’è un posto che per andare a fare quattro tiri, se non a pagamento”.
Chi non se lo dimentica, quel campo, è Fabio. Un ragazzone che avrà sì e no trent’anni. Anche lui non sapeva dei nuovi progetti dell’amministrazione, ma parla come chi, e forse proprio perché, la passione per questo sport non l’ha mai abbandonato. Ora gioca in prima divisione, ma anche lui, come centinaia di corianesi, ha mosso i primi passi proprio al “vecchio”: “Quel campo era un po’ la memoria storica del nostro paese – ammette con un sorriso un po’ nostalgico – quindi è un peccato che ci venga un’altra palazzina. Negli ultimi anni ci si allenavano solo i più piccoli e la squadra di terza divisione. Il nuovo impianto che hanno costruito è molto bello e per i bambini è più che adatto ma per noi, che siamo cresciuti, è davvero un dispiacere”.