IL FATTO
– I soldi non sono un problema. Venti milioni di euro in più o in meno non dicono nulla. La SS16 che va storta è figlia degli accordi dei territori. Se i governi locali cambiano tragitto, noi ci adeguiamo. E’ il pensiero dell’Anas per bocca delll’ingegner Ettore Incalza, braccio destro di Altero Matteoli, il ministro delle Infrastrutture. Il tecnico, grazie al parlamentare Sergio Pizzolante, ha ricevuto una delegazione di amministratori misanesi lo scorso marzo. Con il sindaco Stefano Giannini c’erano Paolo Casadei (Pdl) e Alberto Gerini (tecnico comunale, nonché politico).
Dunque, sulla SS16 si riaprono i giochi. Lo scorso 28 marzo, delegazioni dei comitati cittadini che si batte affinché la strada vada dritta, è stata ricevuta dal presidente della provincia di Rimini Stefano Vitali.
Strana scelta quella della nuova Strada Statale 16. Nei Prg (Piano regolatore generale) delle cittadine della provincia di Rimini, da Rimini a Cattolica, corre, giustamente, lungo l’autostrada. Nei proclami di tutti i partiti, centro-sinistra e centro-destra, deve andare dritta. Ma, nei fatti, quando giunge a Misano, altezza di via del Carro, viene deviata tra gli abitati di Belvedere e Canadà per andarsi ad innestare sulla circonvallazione di Cattolica alle Casacce, altro abitato.
Per iniziative personli, i sindaci Sandro Tiraferri (che la voleva lungo via del Carro) e Antonio Magnani “optarono” per la “strana” decisione.
Lo scorso 28 marzo, c’è stato un incontro tra il presidente della Provincia Stefano Vitali, Vincenzo Mirra, assessore all’Urbanistica della Provincia di Rimini e il sindaco Stefano Giannini, che definì in pubblico “pazzoide” la scelta della strada tra le frazioni misanesi.
La Provincia: “E’ stato ribadito il principio, come per la parte nord, di evitare nuovo consumo di territorio e quindi come sia difficilmente sostenibile la tesi della nuova SS16 che attraversa il Conca e il Ventena per arrivare a Cattolica”.
“Il Comune di Misano ha ribadito le proprie perplessità, ma comunque attende le formali determinazioni della commissione incaricata di esprimere il parere sulla Valutazione di Impatto Ambientale, alla quale ha già fatto pervenire le proprie osservazioni critiche a riguardo”.
La politica con lo spirito di servizio si deve riappropriare del bene dei cittadini; negli ultimi anni spesso non è stato così. Anche un bambino capisce che la strada deve essere parallela fino al casello di Cattolica, sulla quale, a pettine, si vanno ad innestare tutte le altre diramazioni. Le opere pubbliche si fanno per l’uomo nel rispetto della natura e non contro l’uomo. Invece, qui sta avvenendo l’esatto contrario. Non è un chilometro di spesa in più che rovina le casse della quinta potenza mondiale qual è l’Italia. Non è passando tra gli abitati che si consuma meno territorio. Va risolto il problema traffico da Scacciano, Misano Monte e Misano Mare (attuale Nazionale), senza scaricarlo su Belvedere-Canadà-Casacce che si ottiene.
La Regione Emilia Romagna, la Provincia di Rimini, il Comune di Misano, i misanesi tutti, devono fare pressione sull’Anas per costruire una comunità migliore di questa. L’Anas è solo il braccio delle scelte civili dei cittadini.