PERSONE
– Un Giuseppe Lo Magro spumeggiante, piacevole e con senso dell’umorismo (ridere insieme e non deridere qualcuno) ha presentato l’ennesimo mattoncino sulla riccionesità da ricordare a coloro i quali verranno. Il libro si intitola “Arciunis” (riccionesi) e annovera una serie di vite straordinarie che sono lo spaccato di una comunità: dalla donna di spettacolo, al primario del Ceccarini, passando per il fondatore di Marcar, una delle concessionarie più belle della provincia.
Cerimonia lo scorso 26 novembre al “Blue Bar”, insieme al presidente di Famija Arciunesa, sono intervenuti altri componenti della sua associazione.
Giovanni Olivieri, il vice-presidente, anestesista al “Ceccarini” proveniente da Rimini: “Non sono riccionese, ma mi sento tale. Abito qui dal lontano 1959”.
Maria Grazia Tosi, figlia del compianto Dante (lo storico della città), una delle autrici, da anni accompagna per mano nel periodico “Famija Arciunesa” i personaggi; ha ricordato come nascono le sue storie.
Un altro delle penne è Fosco Rocchetta. Ha detto: “E’ solo l’amore per la nostra città che ci porta a fare delle cose in modo disinteressato. Vorrei ricordare la figura di don Carlo Tonini, il prete che fece fermare il treno nel 1865 e diede avvio al turismo terapeutico curando i bambini scrofolosi. Penso che la città gli debba dedicare una via”.
Luca Nicoletti, figlio di Italo e della Rosita, scomparsi prima del tempo (entrambi hanno fatto grande Riccione), ha portato sotto la luce come nacque il bel libro della mamma”.
Edmo Vandi significa divertimento assicurato e da par suo non si è voluto smentire. Un affabulatore naturale: “Una volta i personaggi si raccontavano sulla piazzetta, ai passaggi davanti al barbiere Al malcapitato veniva fatta la fotografia: ‘Guerda che cul cla, l’è se spusè ades; Se mes gl’ucel, a furia ad cuntè i seld. Ora si raccontano sulla Famija”.
Il volume raccoglie 50 personaggi, già pubblicati su “Famija Arciunesa” tra l’89 e il 2009. Attraverso le loro vite si può specchiare il secolo scorso della comunità. Questa “storia di straordinaria quotidianità” sarà regalata a coloro i quali rinnoveranno la tessera dell’associazione nel 2012. Hanno reso possibile la pubblicazione: la Banca di Credito Cooperativo di Gradara, la Marcar e il Blue Bar.
Scrive il presidente Lo Magro: “…i personaggi più significativi in questo volumetto, come fosse uno scrigno di tesori di storie, avvolgendoli nelle pagine, in attesa che il lettore li dipani per ricostruire poi il gomitolo della memoria… memoria degli Arciunis”.