BCCG – CULTURA
“Quando fai progetti per un anno, semina grano; se fai progetti per un decennio, pianta alberi; se fai progetti per la vita, educa i giovani”. E’ lo spirito con cui opera e agisce la banca.
Nel 2010 restituiti al territorio 781mila euro
– “Quando fai progetti per un anno, semina grano; se fai progetti per un decennio, pianta alberi; se fai progetti per la vita, educa i giovani”. E’ lo spirito con cui opera e agisce la banca di Credito Cooperativo di Gradara che quest’anno affronta il centeraio della fondazione con una serie di eventi nel segno della sobrietà. Tre le grandi direttive: il sociale, la cultura, il sostegno alle famiglie e alle imprese.
“Il Consiglio di Amministrazione della Bcc di Gradara – rimarca il presidente Fausto Caldari – ha deciso di ricordare i cento anni con una serie di iniziative sociali e culturali differenziate, ma particolarmente significative. Ha rinunciato a grandi manifestazioni, a mega concerti, a costosissime rappresentazioni di piazza. Ha scelto di festeggiare in modo sobrio, discreto, come la situazione economica e le tensioni sociali richiedono.
Ha deciso di intensificare l’abituale attività extrabancaria, focalizzando la sua attenzione su alcuni eventi che tendono alla identità dei luoghi, alla loro valorizzazione, alla crescita culturale del territorio”.
“Ha scelto – continua il presidente – di ricordare il Centenario con una importantissimo investimento in campo sanitario per la prevenzione e cura della salute. Dopo la Tac, il mammografo, l’ecocardiografo, l’ecotomografo; la Bcc di Gradara sta lavorando per l’acquisto di una ‘Risonanza Magnetica’ del valore di circa 700 mila Euro, da donare all’Ospedale di Cattolica. E’ senza dubbio un grosso investimento per una banca come la nostra, ma siamo più che mai consapevoli che la nostra salute, non ha prezzo”.
“Stiamo vivendo una situazione di precarietà – riflette il presidente – il cui superamento, richiederà impegno, rispetto delle regole, capacità di sacrificio, ma anche collaborazione, equilibrio, senso civico, volontà di riscoprire i valori della mutualità, della solidarietà, della cooperazione. La Bcc di Gradara vuole dimostrare ancora una volta, il suo interesse per il territorio. Vuole sostenere in concreto la propria comunità. Vuole dimostrare che essere banca locale, significa lavorare per la propria gente, investire per la sua crescita e per il suo benessere. Rappresentano ancor oggi, una delle migliori soluzioni per una società basata sulla giustizia, sull’equità, e sulla solidarietà”.
Per le attività sociali, culturali, tempo libero, prevenzione e cura della salute, ed opere benefiche, nel 2010 sono stati restituiti al territorio 781.544 euro.
“Il Centenario – chiude il presidente Fasuto Caldari – non deve essere quindi, solo un’occasione di festa; ma deve rappresentare un’opportunità per consolidare il nostro rapporto con i soci, i clienti, l’intera collettività, proiettando la banca nel futuro, senza mai dimenticare la centralità della persona, i suoi valori, i suoi ideali”.
La messa del centenario: 27 marzo 2011 a Gradara
– L’arcivescovo di Pesaro monsignor Piero Coccia celebra la messa del centenario della nascita della Banca di Credito Cooperativo di Gradara. La celebrazione si tiene nella chiesa di San Giuseppe domenica 27 marzo alle 10 a Gradara. La cerimonia naturalmente è aperta a tutti. L’istituto di credito fu fondata il 25 marzo del 1911. Ad avere l’idea della banca fu l’allora parroco di Gradara, don Raffaele Ceccarelli. Un illuminato, che nel solco del cattolicesimo sociale intendeva combattere l’usura e aiutare i più deboli. Nel bel libro sui 70 anni della banca, il compianto autore Delio Bischi intitolò quel capitolo “Congiurati in canonica”. Ecco quell’inizio: “Cerca di non dare nell’occhio… avvicina Bagaren, el Ross, Mingaron e Badil e dì loro di passare parola agli altri… di venire… ma alla spicciolata… questa sera alla Benedizione, nel Coro, dietro l’altare. Terminata la Funzione attardatevi, e quando la gente si è alzata e vi ha voltato le spalle per uscire, voi tutti, sempre con calma e indifferenza, attraverso la porticina del Coro, salite in cucina dove non tarderò a raggiungervi per mettervi al corrente delle ultime decisive novità; quello che mi raccomando è di non dare nell’occhio: una indiscrezione, un passo falso, potrebbero mandare all’aria i nostri piani…”. Nacque la Cassa Rurale di Gradara..
BCCG – SALUTE E TERRITORIO
Bcc di Gradara, ecotomografo per il Ceccarini di Riccione
– “Ancora un gesto di grande generosità da parte della Banca di Credito Cooperativo di Gradara nei confronti della nostra sanità”, ha affermato Romeo Giannei, direttore del presidio medico dell’ospedale Ceccarini di Rimini.
La Banca di credito Cooperativo di Gradara ha donato un ecotomografo digitale all’Unità Operativa di Pronto Soccorso – Medicina d’Urgenza, guidata dalla dottoressa Marina Gambetti. Consente di effettuare diagnosi più precise e tempestive, in particolare per quanto riguarda le lesioni interne (versamenti di liquidi soprattutto dell’addome, litiasi colecistica e renale, patologia dell’apparato genitale femminile e maschile, e in generale ogni forma di patologia dolorosa dell’addome)
“Stiamo lavorando – ha detto nell’occasione Fausto Caldari, il presidente della Bcc – alla donazione di un altro importante apparecchio diagnostico. Noi siamo una banca piccola ma siamo la banca della gente. E, specie in momenti come questi in cui ‘la coperta è corta’, siamo felici di aiutare la comunità”.
BCCG – SOCIALE
Bcc sociale, un pulmino per Gradara
– Nel solco della mutualità. La Banca di Credito Cooperativo di Gradara ha donato al Comune di Gradara un pulmino attrezzato per il trasporto di anziani e disabili, del valore di 30.000 euro. La cerimonia della consegna si è tenuta lo scorso 26 febbraio alle 10,30 a Gradara. “Aiutare i meno fortunati – ha detto Fausto Caldari, il presidente della Bcc di Gradara – è un dovere. Significa fare semplicemente la cosa giusta, seguendo le ragioni della solidarietà. E senza troppi fronzoli nel ragionamento. Mi piacerebbe parafrasare un valore universale: fare agli altri, ciò che vuoi che gli altri facciano a te. Inoltre, il dono va riscoperto come senso della comunità e coesione sociale, come avveniva in passato. Siamo orgogliosi di aiutare chi ha bisogno, specialmente nell’anno del centenario e specialmente qui a Gradara”.