BCCG – CENTENARIO
– “Stiamo vivendo una situazione di grave difficoltà, il cui superamento, richiederà impegno, rispetto delle regole, capacità di sacrificio, ma anche collaborazione, equilibrio, senso civico, volontà di riscoprire i valori della mutualità, della solidarietà, della cooperazione.
Valori antichi, forse un po’ offuscati dalla modernità e della complessità dei tempi, dall’evolversi delle situazioni, dalla globalità dei mercati.
Valori del Credito Cooperativo che mostrano ancora tutta la loro attualità”. Queste parole sono il cardine delle riflessioni di Fausto Caldari, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Gradara, sulle celebrazioni del centenario dell’istituto che guida.
“La concomitanza con la celebrazione del centenario della fondazione – continua il presidente – crea attorno al nostro Istituto, sentimenti, sensazioni, ed aspettative, del tutto particolari, rafforzando quel senso di appartenenza che distingue tutti i soci.
Questa è l’occasione per fare memoria, ma anche per riflettere sul futuro, senza dimenticare, la realtà del momento”.
Due gli appuntamenti. Il 10 settembre, ore 16,30, al Teatro della Regina di Cattolica, viene presentato il libro che raccoglie i 100 anni di vita della Bcc di Gradara. Rappresenta la storia delle persone e delle terre a cavallo tra le province di Rimini e Pesaro vista attraverso le finestre di un’istituzione cardine nata nella sagrestia di una chiesa per combattere l’usura e con l’ambizione di aiutare i più poveri e crescere.
Si prosegue il giorno dopo, 11 settembre, dalle 19,30, a Gradara, all’Hostaria del Castello, con la classica cena, la premiazione dei soci più vecchi. Infine, musica e balli.
“Il Consiglio di Amministrazione della Bcc di Gradara – rimarca il presidente Caldari – ha voluto ricordare i cento anni della sua fondazione, con una serie di iniziative sociali e culturali differenziate, ma particolarmente significative.
Ha ritenuto di intensificare l’abituale attività extrabancaria, focalizzando la sua attenzione su alcuni eventi che tendono alla identità dei luoghi, alla valorizzazione del territorio, alla organizzazione di iniziative che caratterizzano ulteriormente l’attività sociale della nostra banca”.
Caldari getta luce sul difficile momento attuale: “Sono tempi difficili. La crisi economica nazionale ed internazionale non appare attenuarsi. La crescita del paese è molto lenta. Metà delle donne sono senza lavoro. La disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli tali da compromettere gli equilibri necessari per una adeguata coesione sociale. Oltre mezzo milione di giovani, sono in cerca di lavoro, e la precarietà, costituisce una grave minaccia per il presente e per il futuro”.
Per la Bcc il sociale come chiave di volta per interpretare il presente, con il quale proiettarsi sul futuro. Con coraggio e senza paura,
“Per il centenario – continua Caldari – la Bcc ha promosso la pubblicazione del libro ‘Storia di una Banca con l’anima’, sulla storia della Bcc di Gradara e sugli avvenimenti più importanti che l’hanno caratterizzata.
Ha favorito il ritorno nella Rocca di Gradara della collezione d’armi Zanvettori, venduta negli anni venti a Castel Sant’Angelo, assumendosi l’onere del completo restauro e dell’esposizione.
Ha scelto, di ricordare il centenario della fondazione con un importantissimo investimento in campo sanitario per la prevenzione e cura della salute.
Dopo la Tac, il mammografo, l’ecocardiografo, l’ecotomografo; la Bcc di Gradara sta lavorando per l’acquisto di una ‘Risonanza Magnetica’, da donare all’Ospedale di Cattolica”.
“In una delle annate più dure per l’economia nazionale e mondiale degli ultimi 80 anni – chiude Caldari – una piccola banca come la Bcc di Gradara, con i suoi comportamenti, con le sue azioni, cerca di rendere meno pesanti gli effetti della crisi, sui soci, sui clienti, sulle famiglie, sulle imprese.
Vuole dimostrare ancora una volta, il suo interesse per il territorio. Vuole sostenere in concreto la propria comunità.
Vuole davvero essere banca locale, che significa lavorare per la propria gente, investire per la sua crescita e per il suo benessere.
Il radicamento territoriale della nostra banca, risponde quindi alla necessità delle persone, e non, al solo obbiettivo di fare profitti.
Sono orgoglioso e felice di rappresentare la Bcc di Gradara, una Banca con l’anima”.
PROGRAMMA
Due giorni per il centenario
CATTOLICA – 10 settembre
Teatro della Regina – 16,30
Presentazione del libro dei 100 anni e consegna del bilancio sociale.
GRADARA – 11 settembre
Hostaria del Castello
19.30 – Rustida di pesce
20.30 – Consegna medaglie di fedeltà ad alcuni soci
21 – Musica e ballo
BCCG – COMUNITA’
Zanvettori, ben tornate armi
Grazie alla Bcc. Restaurate, si possono visitare alla Rocca di Gradara fino a febbraio
– Le antiche armi della collezione Zanvettori, dopo 80 anni, sono tornate alla Rocca di Gradara, proprio come un figliuol prodigo. Lo scorso agosto si è tenuta l’inaugurazione della mostra, curata dall’oplologo Daniele Diotallevi, che ha visto il coinvolgimento e la sinergia di varie isituzioni: la scintilla partita dal Comune di Gradara, la Soprintendenza di Urbino che ha tenuto le fila col Ministero e la Soprintendenza di Roma e la BCC di Gradara, quale mecenate di questa operazione culturale.
“È con grande soddisfazione e una punta di orgoglio – afferma il sindaco di Gradara Franca Foronchi – per aver contribuito a questo risultato, che salutiamo il ritorno a Gradara delle armi della collezione Zanvettori. Un sentito ringraziamento all’onorevole. Massimo Vannucci, alla Soprintendente del Polo Museale della Città di Roma, Rossella Vodret, alla Direttrice della Rocca Demaniale di Gradara, Maria Rosaria Valazzi e al Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Gradara, Fausto Caldari, per aver contribuito al raggiungimento di questo importante obiettivo”.
Maria Rosaria Valazzi, in qualità di direttrice della Rocca: “Zanvettori aveva costituito anche una cospicua raccolta di armi antiche, che andavano ad arricchire l’ambientazione delle sale. Oggi un primo nucleo di centotrentacinque pezzi ritrova la via di Gradara, per essere esposto nelle sale del monumento”.
“Parte delle armi – afferma Daniele Diotallevi – alla conclusione della mostra, dove è previsto un laboratorio didattico in cui i visitatori, un giorno alla settimana, potranno seguire dal vivo momenti degli interventi di restauro, resteranno in deposito prolungato a Gradara, testimonianza importante della storia della Rocca”.
Molto soddisfatto il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Gradara, Fausto Caldari: “Si tratta di una collaborazione preziosa con le Istituzioni e di un’occasione in più di attrattiva per il territorio e per i tanti turisti che ogni anno frequentano il borgo di Gradara. La Banca di Gradara è quindi lieta di contribuire a far tornare a Gradara un pezzo della sua storia e di aver realizzato un grande desiderio di molti gradaresi”.