FARE IMPRESA
– “Impresa al centro. Perché sa creare occupazione, ricchezza e reddito per il comune”. La Cna presenta il proprio speciale quaderno ai politici in previsione delle elezioni amministrative di maggio.
Il nostro spirito – affermano i dirigenti della sede cattolichina, forte di 700 associati – è di contribuire al dibattito politico. Vogliamo semplicemente mettere sul tavolo riflessioni sulle priorità di chi sarà chiamato a governare Cattolica nei prossimi anni”.
“Siamo convinti – continuano nella riflessione i dirigenti – che se gli amministratori non metteranno al centro l’impresa, che crea occupazione, che genera redditi e disponibilità per i consumi che alimentano il gettito per le casse pubbliche, non sarà possibile un rilancio. Chi sarà chiamato a governare dovrà avere una proposta che vada oltre la legislatura e sappia leggere e progettare il futuro almeno per un decennio.
Mettere al centro dell’azione di governo l’impresa, non è una scelta scontata come sembra, ma è una scelta forte e soprattutto in controtendenza rispetto a scelte di retroguardia, in difesa e/o di attesa di tempi migliori”.
La Cna cattolichina ruota il periscopio a 360 gradi: turismo, produzione, servizi.
“Quando parliamo di turismo – continuano nella riflesisone – intendiamo tutto il variegato mondo che lo compone, prima fra tutti le imprese ed lavoratori di tutti i settori. Non solo albergatori e bagnini ma anche il commercio, l’artigianato ed i servizi compresi. Il turismo avrà quindi anche per il prossimo decennio la funzione primaria ed insostituibile sulla qualità della nostra vita”.
“Siamo convinti – sottolineano gli uomini della Cna – che il patrimonio principale sia il territorio inteso questo come il complesso di beni ambientali ed infrastrutturali che lo compongono. Ci pare quindi scontato che quel territorio in cui si vuole andare in vacanza occorre che sia facilmente e convenientemente raggiungibile oltre che turisticamente godibile. Ne consegue quindi che bisogna mettere in testa alla lista delle priorità viabilità e parcheggi. E’ prioritario programmare gli interventi di raccordo con la terza corsia dell’autostrada ed il rilancio della stazione ferroviaria”.
Turismo, ma alzare gli orizzonti. “Il nostro turismo si nutre oltremodo delle potenzialità che l’entroterra. Cattolica ha ritardi enormi da recuperare, uscendo dall’isolamento in cui si è cacciata, mettendo da parte l’autosufficienza e la presunzione di poter fare da soli, mettendo al centro anche qui le opportunità imprenditoriali.
Come dice il professor Stefano Zamagni le opere pubbliche ben fatte sanno produrre ricchezze sul medio e lungo periodo.
Cna: “Il peso del debito pubblico statale sommato a quelle del bilancio comunale limiteranno gli spazi di manovra dei comuni nei prossimi anni. A Cattolica sarà ancora più gravoso il compito stante il peso dell’indebitamento del bilancio comunale, non solo patrimoniale ma anche economico.
La soluzione è l’individuazione di poche priorità su cui concentrare gli investimenti, con percorsi che possono coinvolgere anche il capitale privato, come si è già fatto in realtà a noi vicine”.
Orizzonti sulla produzione. Cna: “La crisi però ha modificato le esigenze delle imprese e che avrebbero bisogno di alcune modifiche alle norme edilizie che regolano gli insediamenti:
– conteggiare la superficie a soppalco ai fini del SUL minima di 200 mq, per insediamento di azienda;
la possibilità di “Commerciale all’ingrosso”.
“Secondo noi – chiudono i dirigenti della Cna – una leva su cui puntare nei prossimi anni è quella della qualità ambientale dei nostri territori: è l’economia verde, riqualificando e recuperando in senso energetico il patrimonio edilizio urbano che risale per buon parte all’immediato dopoguerra.
Un’amministrazione comunale che intende investire nella qualità ambientale del proprio territorio è chiamata a stimolare ed incentivare coloro che volessero recuperare o ristrutturare contenitori dismessi (pensioni fuori mercato) utilizzando materiali di bioedilizia, sistemi di recupero idrico e di approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili (solare, fotovoltaico, geotermico), attraverso riduzione degli oneri di costruzione e riduzione delle imposte locali sugli immobili o sui servizi”.