L’INTERVISTA
– Adriano Torsani è un socialista della corrente di quel galantuomo di Riccardo Lombardi, la sinistra del partito. All’opposizone dal ’99 al 2004, assessore dal 2004 al 2009, da buon ragioniere, è di una precisione chirurgica quando racconta e analizza i fatti. E ne sa cogliere la sua importanza mettendo al centro l’etica. Per i detrattori è puntiglioso (talebano). Per coloro i quali lo apprezzano ha il buon senso del buon padre di famiglia.
– A che punto siamo col Psc? (Piano strutturale comunale)
“Per poter discutere del Psc, il nuovo Piano Regolatore di Misano che l’ingegner Zoffoli, su incarico del sindaco Giannini, ha incominciato redigere ed il cui documento preliminare con le proposte di indirizzo è stato presentato nel gennaio 2010, occorre partire dal Prg attuale, approvato nel 2009.
Da lì, da quel madornale errore urbanistico, nasce la cementificazione del nostro territorio, per le manie di grandezza del sindaco Tiraferri e della sua giunta, con il benestare del Pd, allora denominato Pds. Occorre quindi analizzare dettagliatamente le cantonate di allora (Nadia Moroncelli con un eufemismo parla di ruolo tecnicistico! svolto dall’amministrazione comunale), per evitare di ripeterle di nuovo”.
Quali sono le pecche di quel Prg?
“Le mie critiche sono datate, a cominciare da una assemblea pubblica nella sala ex-biblioteca di via Marconi, mi pare nel 1996, convocata per illustrare il Prg, dove contestai l’eccessivo sviluppo edilizio.
Diventato consigliere, sul Notiziario Comunale del maggio 2003, ritornai sull’argomento, contestando Tiraferri che annunciava soddisfatto che il suo Prg prevedeva il raddoppio della popolazione da 10 a 20.000 abitanti, magnificandone gli aspetti positivi.
Scrissi allora: ‘I benefici per le casse comunali e per gli attuali residenti non ci sono. Le maggiori entrate derivanti dagli oneri di concessione per le nuove costruzioni non saranno neppure sufficienti all’aumento dei servizi quali asili nido, scuole, infrastrutture viarie, fognature, che il Comune dovrà predisporre per i nuovi residenti. La qualità della vita inoltre subirà una regressione a causa dell’aumento del traffico e della pesante cementificazione del territorio. C’è inoltre da considerare che l’Ici su queste nuove costruzioni coprirà solo in parte l’aumento delle spese di gestione dei servizi comunali che dovranno essere ampliati, ed in particolare l’asilo in quanto i nuovi residenti saranno in buona parte giovani coppie.’
Concludevo: ‘Ma allora chi ci guadagnerà con il raddoppio della popolazione? Sicuramente la speculazione edilizia perché occorrerà costruire altre case e quindi urbanizzare nuovo territorio, il tutto a vantaggio dei proprietari delle aree che da agricole diventeranno edificabili, dei costruttori, dei mediatori ed in ultima analisi dei soliti noti o di coloro che aspirano a diventarlo.’
Critica ribadita in Consiglio comunale, quando sono stato assessore all’Edilizia privata dal 2004 al 2009. A distanza di qualche anno, quello che ho scritto allora è diventato purtroppo realtà”.
Entrando nel dettaglio del Prg del 1999, quali sono gli errori più evidenti?
“Abnorme espansione degli insediamenti; sono stati previsti 30 nuovi comparti, a cui sono da aggiungere le zone di completamento e le zone C per un totale di 153.590 mq. di nuove costruzioni. Considerando una superficie media di 50 mq., si perviene ad un totale di 3.000 nuovi appartamenti che se fossero tutti costruiti ed abitati arriveremmo ai 20.000 abitanti. Per nostra fortuna non tutti i comparti sono stati costruiti (ma la possibilità edificatoria rimane) e parecchi di quelli costruiti sono abitati solo nel periodo estivo, altrimenti saremmo stati costretti ad ampliare ulteriormente tutti i servizi pubblici con un notevole aggravio per il Comune”.
Potrebbe entrare più nei dettagli?
“Ecco la suddivisione per zona degli aumenti di superficie previsti, ed in parte già costruiti.
Capoluogo, sopra e sotto la ferrovia, Brasile compreso, mq. 68.295, Belvedere mq. 6.840,
Santamonica mq. 26.195, Cella mq. 14.670, Misano Monte mq. 18.610, Scacciano mq. 6.835, Camilluccia mq. 2.500, Villaggio Argentina mq. 2.755, Casette mq. 4.245, altri nuclei mq. 5.215, per un totale complessivo di mq. 153.590”.
Qual è la sua idea di espansione del territorio?
“In funzione dell’espansione, abbiamo assistito fino a metà 2009 ad un aumento tumultuoso dei cantieri in tutte le frazioni di Misano, drogando l’edilizia. I principi di una buona amministrazione imporrebbero una crescita molto contenuta e là dove il territorio è già urbanizzato e non invece, come è stato fatto, con un consumo spropositato di territorio agricolo. Così facendo inoltre si sono dirottate ricchezze verso investimenti edilizi speculativi a scapito di quelli nei settori industriale-artigianale e terziario che creano un’occupazione più duratura.
Un altro aspetto negativo del Prg del 1999, tuttora vigente, è che in cambio di comparti edificabili, l’Amministrazione Comunale di allora ha chiesto in contropartita solo del terreno a verde pubblico, il cui costo di manutenzione è a carico del Comune. Come si può notare quindi i benefici sono andati tutti ai privati proprietari dei terreni diventati edificabili, mentre i costi, manutenzione delle nuove strade, del verde, dell’illuminazione pubblica, aumento dei posti negli asili nido, scuole materne, elementari e medie, a carico della collettività. Era necessario operare una perequazione economica legando il cambio di destinazione dei terreni ad opere pubbliche a carico dei proprietari beneficiari.
Inoltre, le norme del Prg costringono i tecnici a presentare progetti edilizi dei Comparti che hanno una ACE (Area di concentrazione dell’edificazione) molto compressa in quanto il resto del terreno lo devono cedere al Comune, con il risultato di fare edifici qualitativamente brutti e, specie nell’entroterra, di stravolgere le frazioni esistenti modificandone per sempre il paesaggio.
In aggiunta, l’aver dato la possibilità agli alberghi sopra la ferrovia, qualunque fosse il numero di camere, di trasformarsi in appartamenti, ha di fatto modificato la zona, in particolare quella di Brasile, impoverendola in quanto il turismo si fa per massima parte con gli alberghi. Oltretutto trasformandoli in appartamenti, dato le norme del Prg, ha loro concesso un aumento del 25-30% di mq. edificabili, che in parte potevano diventare, se fosse stato previsto nelle norme, di proprietà comunale per fare appartamenti per soddisfare la richiesta di affitto a canone sociale.
Concludendo, l’aspetto peggiore, se si può fare una classifica fra i tanti tratti negativi di questo Piano Regolatore, è la discriminazione fra i proprietari delle aree agricole. Con un semplice tratto di penna segnato sulle carte, non è dato sapere, se si è benpensanti, quale sia stata la motivazione del dove è stata tracciata la riga, alcuni sono diventati milionari con i loro terreni diventati edificabili ed altri hanno continuato a piantare cipolle in quanto il loro terreno è rimasto agricolo”.
Che cosa fare in futuro?
“Spero che quanto scritto nel Programma di legislatura in merito allo sviluppo edilizio, partendo dal presupposto che il territorio è una risorsa limitata e non rinnovabile, venga messa in pratica, condividendone le scelte con i cittadini.
I comparti edificatori non ancora costruiti, dovranno qualificare le intere aree di intervento, senza incrementare l’attuale capacità edificatoria, come previsto dal PTCP (Piano territoriale di coordinamento provinciale).
Eventuali accordi con i privati (Art.18 della Legge Regionale n.20) dovranno essere limitati e solo per la realizzazione di opere pubbliche particolarmente rilevanti, stabilendo regole chiare ed equi valori di concambio e coinvolgendo la cittadinanza sulle scelte.
Misano deve farsi conoscere come un paese con elevate caratteristiche ambientali, salvaguardando il patrimonio di verde dell’intero territorio, rendendolo fruibile con la realizzazione di piste ciclabili. Questi percorsi, partendo dal mare e proseguendo lungo il fiume Conca ed il Rio Agina, attraversando le frazioni di Misano, devono servire da collegamento mare-entroterra e proseguire poi per l’alta valle del Conca, favorendo il turismo ecologico e quello dei “Profumi e Sapori”. La meta turistica non viene più scelta solo per il mare e le opere d’arte, ma anche per il paesaggio e per ciò che può offrire come prodotti gastronomici. In tal senso occorre proseguire per ottenere la certificazione ambientale”.
IL PUNTO
Psc, il Comune sta giocando con i nostri prossini 30 anni
– Il Comune di Misano sta giocando con la vita dei misanesi dei prossimi trent’anni. Sta “riflettendo” sul Psc (Piano strutturale comunale), quello che un tempo era il Prg (Piano regolatore comunale). La prossima legge urbanistica inciderà sull’esistenza vera dei 12.500 cittadini. C’è chi diventerà ricchissimo (“i soliti noti”, slogan coniato da Adriano Torsani) e chi non potrà aprire neppure una finestra. Gli amministratori hanno chiamato il futuro “Misano Adriatico, una città accogliente”. Finora sul Psc è stata fatta una sola riunione con i cittadini su imbeccata del Pd.