– “Ci raccontiamo delle cose che fuori ci vergogneremmo”. Con una battura Dante Marchi racconta i bellissimi “ragazzi” denominati “Club Geriatrico benestanti del Millevoglie”. Hanno tutti i capelli bianchi e i nipotini. Sono una dozzina e da anni si vedono per il caffè del dopopranzo al bar “Millevoglie” (oggi nuova gestione “Dolcesalato”) nella centralissima via Matteotti.
Una dozzina di anni fa, almeno nella forma, Ignazio Sanchi propone una brillante idea. Darsi un nome, un presidente, una tessera ed uno statuto naturalmente.
La tessera sociale costa 50 euro una tantum a vita naturaldurante. E non può essere lasciata in eredità ad alcuno. La bellissima dozzina si è data dei doveri e dei diritti; incisi sulla tessera.
I tre doveri: 1) Vivere il più a lungo possibile e in allegria; 2) raccontare i propri ricordi possibilmente una volta sola; 3) per la soluzione dei problemi del mondo la discussione non deve durare più di un’ora e senza litigare.
Ecco i diritti mensili e obbligatori: 1) massaggi di riscaldamento prima di funzioni particolari; 2) danza del ventre da danzatrice specializzata; 3) solo pensieri sessuali; 4) cene sociali, una sola di baccalà [durante l’anno, ndr], che si fa a casa del presidente (quest’anno tocca a Ignazio Sanchi); 5) gite sociali; 6) numero 24 pannolini normali; 7) numero 24 pannolini sexi.
Il loro speciale anno sociale è contrassegnato da un’uscita al ristorante per mangiare il baccalà. La tappa classica è al Ristorante “da Corrado”, a Sant’Andrea in Casale (San Clemente), famoso per la tagliatella e la sua cucina tipica. Quest’anno si sono ritrovati il 7 aprile.
I soci del Club sono cattolichini doc e sono cresciuti insieme: Enzo Cerri, Luigi Gennari, Dante Marchi, Colombo Bacchini, Franco Del Fattore, Enzo Raffaelli, Ignazio Sanchi, Felice Bordoni, Giuseppe Bacchini, Renzo Vanoni, Pio Pellegrini e Enzo Molari.
Le consorti sono contente del Club e hanno una fiducia assoluta.