PERSONE
– Vincenzo Santolini è un galantuomo. Per anni assessore a Coriano, già segretario del Pci, la sua grande passione è la storia corianese, senza dimenticare l”universale. Finora ha pubblicato una ventina di libri. Per lui si potrebbe citare il raffinato filosofo napoletano Benedetto Croce: “La storia locale è sempre universale e viceversa”. Insieme alla figlia Barbara ha scritto la biografia di don Michele Bertozzi, persona che ha caratterizzato la storia di Coriano nel secolo scorso. Per 50 anni, dal 1946 al 1998 anno della morte, fu parroco e molto altro ancora: stimolatore delle coscienze, attivista politico a fianco della Dc (Democrazia cristiana).
“Don Michele. Storia dei nostri posti” (180 pagine, Edizioni la Piazza), è stato presentato lo scorso 19 aprile, alle 21, presso la Sala Isotta di Corte – Coriano Teatro. Grande cerimoniere Paolo Zaghini, sono accorsi un centinaio di corianesi a portare la propria testimonianza e ad ascoltare. Tra loro Francesco Giuliani (91 anni, mitico parroco di Passano) ed i più giovani don Tonino Fabbri e don Tarcisio Giungi, Pierpaolo Bertozzi, pro-nipote di Michele, nonché appassionato dei fatti delle nostre terre, il senatore Armando Foschi, Franco Bucci. Insomma, una bella serata. Assente giustificato l’attuale parroco di Coriano, Egidio Brigliadori.
Il lavoro raccoglie gli articoli di don Michele pubblicati su “La Voce del Parroco”, il settimanale della parrocchia di Coriano, usciti fra il 1948 e il 1965, inerenti la storia di Coriano: i suoi personaggi, i suoi monumenti, le sue chiese, le guerre.
La seconda parte del volume, reca le testimonianze di don Francesco Maria Giuliani, Pierpaolo Bertozzi, il senatore Armando Foschi, Sergio Imola e Franco Bucci.
Don Michele
Ecco la sua breve biografia scritta daaghini, direttore della biblioteca: “L’11 aprile 1917 nasceva a Santarcangelo Michele Bertozzi, ultimo di nove figli di una famiglia contadina. Muore il 9 febbraio del 1999.
Nel 1929, a dodici anni, entrava in Seminario. Il 7 giugno 1941 celebrava la sua prima messa nella Chiesa Parrocchiale di Santarcangelo. Trascorse il suo primo anno e mezzo di sacerdozio a Savignano.
Il 23 marzo 1943 don Michele entrava a Coriano, coadiutore del parroco, don Guglielmo Mondaini (1895-1946).
Negli anni di guerra don Michele sorresse la popolazione civile (compresi i mesi dello sfollamento di tanti corianesi a San Marino) ed aiutò i militari alleati a sfuggire alla cattura, tanto da ricevere dal Comandante Supremo delle Forze Alleate in Italia, Maresciallo Alexander, un certificato “di gratitudine e riconoscimento per l’aiuto dato ai membri delle Forze Armate degli Alleati che li ha messi in grado di evadere od evitare di essere catturati”.
Al ritorno dallo sfollamento trovò la Chiesa e la canonica completamente distrutte al pari di quasi tutte le case del paese. Dopo aver trasferito l’abitazione sua e dell’anziano parroco presso l’Istituto degli orfani, con l’attiguo oratorio in funzione di chiesa-madre, don Michele si assunse il compito non facile di reperire i fondi necessari alla ricostruzione completa del distrutto complesso parrocchiale. Che volle molto grande e con la facciata rivolta verso il Paese.
Il 19 agosto 1946, alla morte di don Mondaini, don Michele divenne parroco di Coriano a 29 anni e lo fu sino al settembre 1970, quando poi rimase a Coriano come coadiutore del nuovo parroco don Vincenzo Marfori (1970-1990).
Il 20 maggio 1951, con la posa della prima pietra, iniziò la costruzione della nuova Chiesa parrocchiale in sostituzione di quella andata distrutta durante la guerra. Venne inaugurata il 13 settembre 1953, ma il complesso fu ultimato (compresa la torre campanaria) nel 1958.
Dall’agosto del 1948 al dicembre 1964 fece uscire il giornalino parrocchiale “La Voce del Parroco”, settimanale. Nel 1978 il Vescovo lo nominò a Canonico della Cattedrale di Rimini, ma con la clausola della residenza a Coriano.
Sacerdote dalla profonda spiritualità e dal forte carisma, guidò la parrocchia con mano ferma per oltre due decenni, coltivando le vocazioni che in una decina di casi diventarono sacerdozio.
Don Michele morì a Rimini, dov’era dal dicembre 1998, presso la Casa del Clero, il 9 febbraio 1999, a poche settimane dal suo ottantaduesimo compleanno. Il funerale venne celebrato nella Sua Chiesa dal Vescovo di Rimini Mariano De Nicolò, con la partecipazione di tutti i preti corianesi e di una enorme folla di popolo.
L’amministrazione comunale il 12 ottobre 1999 intestò i giardini di via Garibaldi. Il Calendario da tavola 2011 della Biblioteca Comunale “Battarra” è stato realizzato con le sue foto personali, che sono andate recentemente ad arricchire l’archivio fotografico della Biblioteca corianese”.