L’EPISODIO
Fabio Gennari, classe 1971, è stato uno dei piccoli calciatori con cui è iniziata l’avventura del Real Misano. Racconta: “Avevo 8 anni quando ho indossato per la prima volta la maglietta viola, ho compiuto l’intera trafila nelle giovanili e poi sono passato in prima squadra proprio negli anni della fusione, partecipando alla scalata che dalla terza categoria ha condotto all’Eccellenza”. Vent’anni al servizio di una sola squadra, quella del suo paese, giocando al fianco dei suoi amici: nel calcio e nello sport in genere si chiama “bandiera”.
Fabio abitava proprio dietro il campo sportivo di via Platani, dove la famiglia gestiva una pensione. Continua: “Ero innamorato del pallone, fin da piccolissimo mi piaceva osservare i giocatori del Misano Monte che spesso venivano ad allenarsi al campo dietro casa mia. Ho un sacco di bellissimi ricordi di quegli anni e, cosa ancor più importante, ho molti amici: persone con cui sono cresciuto e alle quali mi lega un sentimento vero, nato sui campi di gioco, nello spogliatoio, durante le trasferte e nelle svariate occasioni in cui ci si trovava insieme. Questa è la cosa più bella che il calcio mi ha lasciato, insieme ai benefici che solo lo sport può donarti.”
Alla domanda se ci sia un fatto, un episodio, un evento particolare che ricorda in modo speciale, Fabio non esita a rispondere: “Il Torneo Gentilini. Era in assoluto il momento più bello della stagione, si giocava in notturna e c’era un grande pubblico a vedere le partite. E noi ci tenevamo in modo particolare perché il dottor Gentilini era ancora il nostro dottore quando morì. Cercare di vincere il torneo che gli venne dedicato qualche anno dopo diventò quasi una missione”.
Il Real Misano vinse quella prima edizione del 1983 e anche molte altre negli anni successivi. Purtroppo, per problemi organizzativi l’edizione di quest’anno non avrà luogo ed è una rinuncia che costa.